Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 13 Maggio 2005

Direttiva 18 febbraio 2005

Ministero dell’Interno. “Direttiva generale per l’attività amministrativa e per la gestione relativa all’anno 2005”, del 18 febbraio 2005.

Il Ministro dell’Interno nell’esercizio della propria funzione di indirizzo politico

EMANA

la Direttiva generale per l’attività amministrativa e per la gestione relativa all’anno 2005, che definisce le priorità politiche, gli obiettivi e i risultati attesi dall’azione del Ministero dell’Interno, in coerenza con il Programma di Governo.

(Omissis)

Risorse finanziarie e strumentali.

Il Bilancio dello Stato per l’anno 2005, approvato con la legge 30 dicembre 2004, n. 312, attribuisce al Ministero dell’Interno l’importo complessivo in termini di competenza di € 24.952.463.369 (di cui € 21.800.462.145 per spese correnti ed € 3.152.001.224 per spese in conto capitale) ed in termini di cassa di € 26.542.456.096 (di cui € 23.119.775.273 per spese correnti ed € 3.422.680.823 per spese in conto capitale).
Il predetto stanziamento complessivo viene assegnato ai Titolari dei centri di responsabilità amministrativa, come individuati nella Tabella 8 allegata alla legge di approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2005, che vi attingeranno prioritariamente per il raggiungimento degli obiettivi da perseguire, descritti in precedenza e rientranti nella sfera delle rispettive funzioni obiettivo, tenendo conto delle attività connesse, secondo quanto di seguito specificato (in soli termini di competenza):

(Omissis)

– € 275.256.940 (di cui € 274.879.265 di parte corrente ed € 377.675 in conto capitale) al Capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione per le esigenze di tutela dei diritti civili, fra cui l’immigrazione, l’asilo, la cittadinanza e le confessioni religiose, nonché per il funzionamento del Dipartimento.

(Omissis)

ALLEGATO

I SEZIONE – LE PRIORITA’ POLITICHE E LE PRINCIPALI LINEE STRATEGICHE

DIRETTIVA GENERALE PER L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E PER LA GESTIONE – ANNO 2005

Nell’anno 2005 il quadro delle priorità politiche per l’Amministrazione dell’Interno e delle principali linee strategiche, aggiornato anche alla luce delle più recenti esigenze, è il seguente:

1. Rafforzamento del contrasto al terrorismo, interno ed internazionale e a tutte le forme di criminalità organizzata, con particolare riguardo a quelle di stampo mafioso.
2. Rafforzamento del contrasto all’immigrazione clandestina e sostegno ai Paesi di origine e transito dei flussi migratori.
3. Potenziamento del sistema di difesa civile, del soccorso pubblico e della prevenzione dai rischi
4. Sviluppo della coesione sociale, condizione indispensabile per un’ordinata convivenza civile.
5. Razionalizzazione dei processi di pianificazione e controllo per ottimizzare l’impiego delle risorse umane e finanziarie.

(Omissis)

2. Rafforzamento del contrasto all’immigrazione clandestina e sostegno ai Paesi di origine e transito dei flussi migratori.
Anche nel 2005 l’Amministrazione dell’Interno si impegnerà prioritariamente nel contrasto dell’immigrazione clandestina e dei reati connessi al fenomeno, in primo luogo il traffico di esseri umani e lo sfruttamento della prostituzione. In tale ambito saranno privilegiati:
a) il rafforzamento dei sistemi di controllo alle frontiere, in coerenza con le iniziative del Governo italiano che, com’è noto, hanno condotto all’istituzione dell’Agenzia europea per le frontiere, destinata ad entrare in funzione il primo maggio del 2005;
b) la cooperazione internazionale di polizia;
c) gli interventi di sostegno ai Paesi di origine e transito dei flussi migratori, cogliendo tutte le opportunità offerte dal Fondo comunitario denominato AENEAS.
Sul piano interno, la completa attuazione della legge Bossi-Fini dovrà essere accompagnata dalla progettazione di strutture polifunzionali per l’immigrazione, per la più efficace gestione di tutte le attività amministrative legate all’immigrazione ed all’asilo.

(Omissis)

4. Sviluppo della coesione sociale, condizione indispensabile per un’ordinata convivenza civile.
In molte zone del Paese vengono in evidenza realtà sociali ed economiche che rendono necessarie ed urgenti concrete politiche di coesione: si pensi al lungo e difficile processo di integrazione degli immigrati regolari, si pensi al degrado sociale delle aree più esposte alla penetrazione della malavita organizzata.
Questa situazione chiama l’Amministrazione dell’Interno – e in particolare i Prefetti e le Prefetture-Uffici Territoriali del Governo – ad un impegno particolarmente stringente nel concorso allo sviluppo della coesione sociale, da realizzarsi mediante ogni possibile attività di mediazione sul territorio e nel costante raccordo con le autonomie territoriali e funzionali.
Saranno così privilegiati i progetti rivolti alla conoscenza del territorio ed al suo utilizzo per lo sviluppo di analisi sociali, con particolare riguardo alla tempestiva interpretazione dei “segnali deboli” di fenomeni emergenti ed anche ai fini di garanzia dei livelli essenziali nelle prestazioni pubbliche.
Particolare attenzione sarà dedicata alle iniziative in favore del dialogo interreligioso ed alla reciproca conoscenza tra culture diverse.

(Omissis)