Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 8 Luglio 2010

Deliberazione della Giunta regionale 18 maggio 2010, n.1439

Deliberazioni della Giunta Regionale N. 1439 del 18 maggio 2010: "Attività di sensibilizzazione in favore delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale che possono ricevere il 5 per mille dell'imposta sul reddito dei cittadini".

(BUR 15 giugno 2010, n. 49)

L'Assessore Remo Sernagiotto, riferisce quanto segue:
Nel 2006 nasce, a titolo sperimentale, la normativa del 5 per mille, che dà la possibilità al contribuente di destinare una quota pari appunto al 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, a enti non profit che rientrano, tra le altre categorie, anche in quelle a sostegno del volontariato e della promozione sociale.

La legge finanziaria del 2010 (Legge 23 dicembre 2009 n. 191) prevede anche per quest'anno la destinazione del 5 per mille dell'IRPEF in base alla scelta del contribuente, che oltre alla finalità di destinazione (apponendo la propria firma in una delle aree previste) può anche segnalare direttamente il soggetto cui intende destinare la sua quota, indicandone il codice fiscale.

Il 5 per mille è una nuova forma di finanziamento dello Stato al cosiddetto "Terzo settore" e rappresenta un chiaro esempio di sussidiarietà orizzontale, in quanto garantisce una forma di autonomia e sovranità al contribuente che può scegliere a chi destinare parte della ricchezza da lui prodotta.

Dall'esame dei risultati degli anni precedenti è emerso che la destinazione del 5 per mille è fortemente influenzata dalla capacità mediatica dei vari soggetti che si candidano a ricevere questa forma di finanziamento. Le associazioni che hanno ricevuto più contributi sono infatti quelle più complesse, più strutturate, con capacità gestionali e di "marketing".

Le struttule locali, invece, nonostante il valore e il ruolo di intervento attivo che rivestono sul territorio, hanno un impatto ridotto in quanto non adeguatamente supportate nella sensibilizzazione al cittadino.

Le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, per rientrare negli elenchi del 5 per mille, gestiti dall'Agenzia delle Entrate, devono essere iscritti ai rispettivi registri regionali.

Nel Veneto risultano iscritte ai registri del volontariato e della promozione sociale, circa n. 4.000 associazioni, che operano in ambito sociale, sanitario ma anche culturale, ricreativo, di protezione civile e di tutela dell'ambiente.

La nostra Regione, che da sempre ha dato ampio spazio e sostegno agli organismi di volontariato, intende promuovere un'apposita iniziativa di  sensibilizzazione della collettività, al fine di orientare la scelta di ogni singolo cittadino verso l'associazione a lui più vicina per intervento e modalità operativa.

Ciascun individuo potrà infatti decidere se e a chi destinare la sua quota di imposte, in base alla valutazione e soprattutto alla conoscenza delle realtà presenti sul suo territorio e tanto più benevola sarà la scelta quanto più avrà elementi a disposizione per decidere. In caso contrario potrebbe non essere neppure motivato ad usufruire di tale possibilità.

Il duplice scopo dell'iniziativa sarà quindi da un lato quello di sensibilizzare i veneti all'utilizzo di questo strumento di autodeterminazione e devolvere il 5 per mille dei loro redditi e dall'altro convogliare la scelta verso tutte quelle associazioni locali che giorno dopo giorno accrescono il valore del contesto sociale dei nostri territori. Pertanto con il presente provvedimento si propone di portare a conoscenza, con gli opportuni mezzi di informazione, l'elenco di tutte le associazioni regolarmente iscritte, che possono ricevere il 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, utilizzando in particolare i seguenti strumenti:

· spot televisivi e radiofonici rivolti a tutta la popolazione;
· predisposizione di depliant informativi destinati a categorie specifiche di professionisti, alle famiglie e a tutti i cittadini veneti;
· altri strumenti di informazione.

Al fine di dare concreta attuazione a tale progetto si propone di affidare l'incarico all'Osservatorio dell'ULSS 12, tenuto conto che l'attività rientra tra le iniziative di informazione e formazione in ambito sociale, previste ed inserite nel programma dell'Osservatorio regionale sulla condizione della persona anziana e disabile.

L'Osservatorio, nell'ambito delle proprie risorse, provvederà ad attuare tutte le iniziative necessarie, nel rispetto delle caratteristiche sopra individuate e sulla base di un apposito progetto da presentare alla Direzione regionale Servizi sociali, per un importo complessivo pari a circa Euro 60.000,00.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

− UDITO il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33 secondo, comma dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
− VISTA la Legge 23 dicembre 2009 n. 191;
− VISTE le Leggi 266/91 e 383/2000;
− VISTA la L.R. 40/93;
− VISTA la L.R. 27/2001;

delibera

di considerare le premesse parte integrante ed essenziale del presente atto;

di incaricare l'Osservatorio sulla condizione della persona anziana e disabile, affidato all' ULSS 12, della realizzazione dell'attività di sensibilizzazione dei cittadini veneti, in favore delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale che possono ricevere il 5 per mille dell'imposta sul reddito dei cittadini.