Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 10 Aprile 2010

Deliberazione 22 marzo 2010, n.368

Regione Toscana. Deliberazione Giunta regionale del 22 marzo 2010, n. 368, Protocollo d'intesa tra Regione Toscana e Toscana Impegno Comune. Approvazione schema.
(in B.U.R. 31 marzo 2010 , n. 13)

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41, "Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale", successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 26 aprile 1993, n. 28, e successive modificazioni, "Norme relative ai rapporti delle organizzazioni di Volontariato con la Regione, gli Enti locali e altri Enti pubblici. Istituzione del registro regionale delle organizzazioni del volontariato";
Visto il Piano integrato sociale regionale 2007 – 2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ed in particolare il punto 1.3, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano;
Rilevato che la Regione Toscana pone una rilevante attenzione per l'innovazione sociale ed il miglioramento dell'integrazione tra attori pubblici ed organizzazioni del Terzo settore nonché alle politiche giovanili;
Preso atto che Toscana Impegno Comune è stata costituita nel dicembre 2007 e raccoglie le maggiori organizzazioni del mondo cattolico toscano che hanno inteso così dotarsi, in sintonia con la presidenza della CET, di uno strumento stabile di collaborazione;
Considerato che la Regione Toscana e Toscana Impegno Comune condividono l'obiettivo di sostenere e qualificare percorsi sperimentali di prevenzione del disagio giovanile integrati alla promozione e protagonismo dei giovani nel processo di sviluppo di comunità coese e sostenibili;
Ritenuto che il patrimonio di esperienza elaborato da Toscana Impegno Comune debba essere valorizzato, e possa utilmente essere impiegato per rispondere all'esigenza di cui al punto precedente;
Ritenuto pertanto opportuno procedere all'adozione di uno specifico Protocollo d'intesa tra Regione Toscana e Toscana Impegno Comune, di cui all'Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, finalizzato:
a. allo sviluppo di un modello educativo sperimentale che coniughi l'azione di prevenzione al disagio con l'azione di promozione di protagonismo e responsabilità degli adolescenti e giovani per lo sviluppo di una comunità coesa e sostenibile;
b. alla realizzazione di una sperimentazione di ricercaazione nel campo della prevenzione dell'area adolescenti e giovani;
c. alla promozione di azioni integrate tra risorse del volontariato e professionalità specifiche nel campo educativo;
d. alla costruzione di un modello replicabile nel campo socio-educativo che sviluppi un nuovo approccio sostenibile;
e. alla sperimentazione di azioni operative in luoghi educativi, di sviluppo di reti di promozione del benessere degli adolescenti e dei giovani in un ottica di comunità, di sensibilizzazione dei contesti ai nuovi bisogni delle fasce adolescenziali e giovanili;
Ritenuto opportuno stabilire che a tale Protocollo d'in tesa venga data attuazione attraverso uno specifico Pro gramma di attività per l'anno 2010 che comprende:
a. attività e servizi educativi sperimentali;
b. azioni e progetti di formazione di educazione per adolescenti e giovani;
c. esperienze di aggregazione, socializzazione e coinvolgimento di collettività;
d. avvio di progetto di protagonismo giovanile e azioni e progetti di formazione al lavoro;
e. azioni in collaborazione con la rete di soggetti operanti nel campo dell'educazione e della formazione;
f. attività di promozione, formazione, comunicazione:
attività promozionale, organizzazione di incontri seminariali, convegni e simili; attività formativa, educativa e di orientamento;
g. attività di divulgazione delle informazioni attraverso manuali, pubblicazioni, internet, ecc;
h. attività di studio, ricerca, raccolta di documentazione:
interventi di rilevazione, analisi, studio sul tema del disagio giovanile, della prevenzione e della promozione della responsabilità di adolescenti e giovani nella comunità; attività di raccolta ed elaborazione dati: interven ti per la creazione o il potenziamento di banche dati sulle politiche giovanili e sulla condizione dei minori e giovanile;
i. attività di collegamento al Sistema delle Politi che Giovanili della Regione Toscana denominato "Fili grane";
j. partecipazione al processo di relazione fra soggetti della governance sulle politiche giovanili;
Ritenuto, per le motivazioni sopra espresse, di dover prenotare, per l'attuazione del presente Protocollo e nello specifico per il piano di attività inerente l'anno 2010, l'importo complessivo di euro 150.000,00 a carico del capitolo 21021, corrente anno, che presenta la necessaria disponibilità, diminuendo contestualmente e per lo stesso importo la prenotazione generica n. 2 assunta con la deliberazione del Consiglio regionale n. 113 del 31 ottobre 2007;
Vista la legge regionale 23 dicembre 2009, n. 78, di approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010 e il bilancio pluriennale 2010-2012;
Vista la deliberazione della Giunta regionale del 28 dicembre 2009, n. 1298, che approva il bilancio gestionale per l'esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010-2012;
A voti unanimi

DELIBERA

Art.1.
1. di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, lo schema di Protocollo d'intesa tra Regione Toscana e Toscana Impegno Comune, di cui all'Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. di incaricare il Presidente della Giunta regionale o suo delegato a sottoscrivere il protocollo suddetto;
3. di provvedere, per le motivazioni espresse in narrativa, alla prenotazione, per l'attuazione del presente Protocollo e nello specifico per il piano di attività inerente l'anno 2010, dell'importo complessivo di euro 150.000,00 a carico del capitolo 21021, corrente anno, che presenta la necessaria disponibilità, diminuendo contestualmente e per lo stesso importo la prenotazione generica n. 2 assunta con la deliberazione del Consiglio regionale n. 113 del 31 ottobre 2007;
4. di incaricare la competente struttura della Regione a porre in essere gli adempimenti necessari all'attuazione del protocollo di cui all'Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera f), della LR 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell'art. 18, comma 2, della medesima legge regionale.

Allegato A

SCHEMA di PROTOCOLLO d'INTESA fra TOSCANA IMPEGNO COMUNE e REGIONE TOSCANA

Premesso:
– che la Regione Toscana, in conformità alle disposizioni della legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41, "Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale", e successive modificazioni, nonché del Piano Integrato Sociale Regionale 2007 -2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, riconosce ai soggetti del Volontariato e del Terzo settore un ruolo centrale nelle politiche di welfare regionali, nel rispetto del principio della sussidiarietà orizzontale;
– che tale impostazione di politica sociale deve coniugarsi ad azioni per potenziare il "pensiero strategico" del e sul no – profit, promuovendo azioni di studio, conoscenza e qualificazione del fenomeno, nonché interventi di promozione e di comunicazione, per sostenere l'evoluzione dei soggetti sociali, nella prospettiva di una partecipazione sociale attiva e permanente della società civile;
– che, in particolare, sono auspicabili interventi di prospettiva europea, nella consapevolezza che è necessario assicurare una coerenza fra le politiche regionali volte alla definizione del sistema di sussidiarietà orizzontale e le politiche europee, favorendo convergenze d'intenti fra le politiche sociali dell'Unione Europea, quelle della Regione Toscana e il nostro sistema di Terzo settore;
– che il Toscana Impegno Comune collabora da tempo con la Regione Toscana in relazione alle finalità di cui ai punti precedenti;
Preso atto:
– che Toscana Impegno Comune è stata costituita nel Dicembre 2007 e raccoglie le maggiori organizzazioni del mondo cattolico toscano che hanno inteso così dotarsi, in sintonia con la presidenza della CET, di uno strumento stabile di collaborazione, i cui soci sono attualmente: Acli – Presidenza Regionale Toscana, AGESCI Regione Toscana, Azione Cattolica Italiana – Delegazione regionale Toscana, Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas – ONLUS, Ass. Vol. Centro Internazionale Studenti "G. La Pira", Confcooperative Toscana, Confederazione Nazionale Misericordie d'Italia, FISM Toscana, Fondazione Diocesana per il lavoro, MCL Regionale Toscana, Opera per la Gioventù "Giorgo La Pira", Progetto Toscana, Centro Sportivo Italiano, Progetto Villa Lorenzi – ONLUS, UNITALSI;
– che Toscana Impegno Comune intende favorire in particolare – nel rispetto di specifici carismi, servizi e missioni degli associati – la elaborazione e realizzazione di progetti utili alla crescita delle singole associazioni ed alla loro integrazione e partecipazione attiva alla vita della nostra realtà, fornendo un contributo originale che deriva dalla ricchezza delle diverse tradizioni, dallo slancio ideale e dalla capacità di coinvolgimento operativo con i bisogni, le peculiarità e le ricchezze del nostro territorio;
– che Toscana Impegno Comune:
– promuove strumenti di coordinamento e collaborazione, pur nel rispetto delle singole soggettività, delle associazioni e degli enti, che insistono sul territorio toscano, che si riconoscono nel magistero della Chiesa Cattolica per dichiarazione nel proprio statuto o riconoscimento canonico o appartenenza ad enti ecclesiastici, e che svolgono attività nei settori della cultura, dell'istruzione, del lavoro, dell'assistenza sociale e socio-sanitaria, della sanità, del volontariato, del mondo informativo ed editoriale, dello sport, della cooperazione internazionale, dell'educazione, della beneficenza, della formazione, della promozione, tutela e valorizzazione dei beni culturali e della promozione del dialogo interculturale, interreligioso e della pace;
– attiva strumenti tecnici di servizio, consulenza e monitoraggio relativi alle normative europee, nazionali, regionali, provinciali e comunali in maniera che i soggetti operanti nei settori sopra detti vengano tempestivamente a conoscenza di opportunità e protocolli che meglio qualifichino e rendano efficaci le loro specifiche attività;
– rappresenta le realtà medesime nelle fasi di consultazione e definizione di norme, regolamenti e delibere attuative da parte dell'U.E., del governo e degli enti locali;
– è organismo richiedente e gestore di pubblici progetti che possono interessare alle associazioni ed enti aderenti all'associazione;
– offre alle chiese locali, sia alle singole parrocchie che alle varie strutture pastorali, le proprie competenze;
– predispone progetti di cooperazione internazionale;
– realizza, attraverso le preprie associazioni ed in proprio esperienze educative e formative per giovani;
– che Toscana Impegno Comune è presente su vari territori della Toscana con una propria esperienza di formazione ed educazione denominata "Osservatorio del Bene Comune" il cui scopo è quello di educarsi, attraverso la condivisione delle esperienze e delle differenti sensibilità, a guardare oltre il proprio spazio ristretto, a guardare ciò che ci circonda attraverso l'occhio dell'altro;
– che Toscana Impegno Comune, attraverso le particolarità e la lunga esperienza delle associazioni che la compongono è in grado di offrire sulle tematiche giovanili, e non solo, un osservatorio privilegiato e delle competenze estremamente differenziate e particolareggiate;

Ritenuto:
– che la Regione Toscana e Toscana Impegno Comune condividano l'obiettivo di sostenere e qualificare percorsi sperimentali di prevenzione del disagio giovanile integrati alla promozione e protagonismo dei giovani nel processo di sviluppo di comunità coese e sostenibili;
– che il patrimonio di esperienza elaborato da Toscana Impegno Comune debba essere valorizzato, e possa utilmente essere impiegato per rispondere all'esigenza di cui al punto precedente;
l'Associazione Toscana Impegno Comune, rappresentato da ……………………………………………, nato/a a ………………………………………………………….. il …………………………….;
e la Regione Toscana, rappresentata da ……………………………………………………………….., si impegnano ciascuno per la propria competenza, a realizzare le seguenti azioni, in base alle modalità indicate.

Azioni del protocollo
a) sviluppo di un modello educativo sperimentale che coniughi l'azione di prevenzione al disagio con l'azione di promozione di protagonismo e responsabilità degli adolescenti e giovani per lo sviluppo di una comunità coesa e sostenibile;
b) realizzazione di una sperimentazione di ricerca-azione nel campo della prevenzione dell'area adolescenti e giovani;
c) promozione di azioni integrate tra risorse del volontariato e professionalità specifiche nel campo educativo;
d) costruzione di un modello replicabile nel campo socio-educativo che sviluppi un nuovo approccio sostenibile;
e) sperimentazione di azioni operative in luoghi educativi, di sviluppo di reti di promozione del benessere degli adolescenti e dei giovani in un ottica di comunità, di sensibilizzazione dei contesti ai nuovi bisogni delle fasce adolescenziali e giovanili.

Durata e modalità operative
Le azioni previste dal presente protocollo si sviluppano nell'anno 2010. Il protocollo potrà essere rinnovato per un successivo anno e potrà essere modificato con l'accordo dei soggetti firmatari.
Per l'anno 2010 il piano di attività complessivo è di seguito descritto:
a. attività e servizi educativi sperimentali;
b. azioni e progetti di formazione di educazione per adolescenti e giovani;
c. esperienze di aggregazione, socializzazione e coinvolgimento collettività;
d. avvio di progetto di protagonismo giovanile e azioni e progetti di formazione al lavoro;
e. azioni in collaborazione con la rete di soggetti operanti nel campo dell'educazione e della formazione;
f. attività di promozione, formazione, comunicazione: attività promozionale, organizzazione di incontri seminariali, convegni e simili; attività formativa, educativa e di orientamento;
g. attività di divulgazione delle informazioni attraverso manuali, pubblicazioni, internet, ecc;
h. attività di studio, ricerca, raccolta di documentazione: interventi di rilevazione, analisi, studio sul tema del disagio giovanile, della prevenzione e della promozione della responsabilità di adolescenti e giovani nella comunità; attività di raccolta ed elaborazione dati: interventi per la creazione o il potenziamento di banche dati sulle politiche giovanili e sulla condizione dei minori e giovanile;
i. attività di collegamento al Sistema delle Politiche Giovanili della Regione Toscana denominato "Filigrane";
j. partecipazione al processo di relazione fra soggetti della governance sulle politiche giovanili.
Impegno finanziario
Per la realizzazione delle azioni previste dal presente Protocollo, la Regione si impegna a fornire un complessivo contributo finanziario complessivo pari a 150.000 euro, articolato secondo la seguente ripartizione:
anticipo 20% a inizio attività; 50% ad avanzamento lavori; 30% a conclusione attività.
Il contributo sarà erogato in base a rendiconto amministrativo sulle attività realizzate e sui costi sostenuti, sulla base di schemi condivisi.

Letto, approvato e sottoscritto,
Firenze, _____ / _____ / _______
per la Regione Toscana
Per Toscana Impegno Comune ________________________________ ________________________________