Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 18 Dicembre 2003

Contratto 08 febbraio 2001

Contratto di servizio tra il Ministero delle Comunicazioni e la RAI Radiotelevisione Italiana S.p.A. stipulato il 6 novembre 2000 e firmato dal Presidente della Repubblica l’8 febbraio 2001.

(Da Supplemento Ordinario n. 89 alla “Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana”, n. 93 del 21 aprile 2001)

(omissis)

CAPO II
PROGRAMMAZIONE E SERVIZI

Art. 2
(Programmazione televisiva)

(omissis)

2. Nel contesto dell’accentuazione del proprio ruolo produttivo, creativo, educativo, culturale, che utilizza come linea guida il concetto della qualità che attraversi orizzontalmente tutti i comparti, dall’ideazione al doppiaggio e tutti i generi dell’offerta televisiva, la concessionaria dovrà garantire la differenziazione della programmazione sui diversi canali televisivi per diffusione terrestre, tenendo prioritariamente conto dei seguenti macro-generi televisivi:

(omissis)

d) servizio: programmi e rubriche di attualità, di costume e di interesse sociale che trattino, con linguaggi e formati differenziati, tematiche di interesse generale con particolare riguardo ai bisogni della collettività (per esempio, gli anziani, la salute, il lavoro, l’ambiente, le pensioni, il fisco, la casa, i rapporti tra pubbliche amministrazioni e cittadino) e delle fasce deboli. In questo ambito sono considerate anche le rubriche religiose, speciali notiziari per i non udenti e programmi destinati a particolari malattie di impatto sociale. Nel genere televisivo “servizio” rientrano anche programmi del genere “intrattenimento” (musicali, rotocalchi, varietà) purché con carattere di straordinarietà e chiaramente dedicati a particolari tematiche di carattere sociale;

(omissis)

Art. 3
(Programmazione radiofonica)

(omissis)

3. La programmazione radiofonica della concessionaria si articola essenzialmente su quattro grandi tipologie di offerta, all’interno delle quali si possono individuare generi più specifici di prodotto anche al fine di consentire una migliore fruizione dell’offerta e quindi anche la giusta assimilazione dei temi e dei contenuti proposti:

(omissis)

d) servizio: programmi e rubriche di pubblica utilità dedicate sia a temi di particolare interesse sociale (salute, lavoro, previdenza, fisco, ecc.), sia a specifici target di utenza (non vedenti, anziani, emarginati, agricoltori, ecc.). In questo ambito sono ricondotte anche le rubriche religiose e tutte le iniziative rivolte all’utenza mobile, alla sicurezza e, in generale, al miglioramento della qualità della vita.

(omissis)

Art.6 bis
(Programmazione per cittadini stranieri)

La concessionaria si impegna a dedicare nella programmazione delle reti televisive e radiofoniche una particolare attenzione, eventualmente con appositi spazi in lingua straniera, alle problematiche sociali, religiose, occupazionali dei cittadini stranieri, comunitari ed extracomunitari presenti in Italia anche al fine di promuovere processi di integrazione e di garantire adeguate informazioni sui diritti e i doveri dei cittadini immigrati.