Circolare 28 settembre 1996, n.96
Direzione Generale degli Affari di Culto. Servizio Affari Patrimoniali. Circolare 28 settembre 1996, n. 96.
AI SIGG. PREFETTI di
AGRIGENTO – ALESSANDRIA – ANCONA – AREZZO -ASCOLI PICENO – ASTI – AVELLINO – BARI -BENEVENTO – BOLOGNA – BRINDISI – CAGLIARI CALTANISSETTA – CAMPOBASSO – CASERTA – CATANIA -CATANZARO – CHIETI – COMO – COSENZA – CROTONE -CUNEO – ENNA – FERRARA – FIRENZE FROSINONE -GENOVA – ISERNIA – L’AQUILA – LA SPEZIA – LATINA – LECCE – LIVORNO – LUCCA – MACERATA – MATERA MESSINA – NAPOLI – NOVARA – NUORO – PADOVA PALERMO – PERUGIA – PESARO – PESCARA – PISA POTENZA – RAGUSA – REGGIO CALABRIA – RIETI ROMA -ROVIGO – SALERNO- SASSARI – SIENA SIRACUSA – TERAMO – TERNI – TORINO – TRAPANI UDINE- VENEZIA – VERBANO-CUSIO-OSSOLA – VERCELLI – VITERBO – VIBO VALENTIA
AL SIG. COMMISSARIO DEL GOVERNO PER LA PROVINCIA DI BOLZANO
AL SIG. COMMISSARIO DEL GOVERNO PER LA PROVINCIA DI TRENTO
OGGETTO: Pianificazione interventi sui beni mobili e di proprietà del Fondo Edifici di Culto.
Sospensione delle procedure per la consegna in proprietà degli edifici sacri ai rispettivi enti – chiesa ed enti – parrocchia. Trasmissione dell’elenco dei beni immobili.
Con le circolari ministeriali n. 84 e n. 88, rispettivamente del 24.11.95 e del 7.8.1995, questa Direzione Generale ha richiesto di acquisire elementi conoscitivi ai fini della predisposizione, a norma del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, del programma annuale per il 1996 degli interventi di conservazione e restauro dei beni mobili ed immobili di proprietà del Fondo Edifici di Culto, con particolare riguardo agli edifici sacri
Atteso che le notizie acquisite, grazie alla fattiva collaborazione delle SS.LL., hanno consentito nel corso del corrente anno una più razionale gestione degli interventi nonché una più congrua destinazione delle risorse, si ritiene utile sottolineare che tale attività di scambio ed aggiornamento delle informazioni debba essere mantenuta costante ed abbia, comunque, cadenza almeno annuale.
Pertanto ai fini della redazione del programma di attività per il 1997, le SS.LL. sono pregate di voler cortesemente far pervenire puntuali indicazioni in ordine alle opere che sia necessario realizzare per la tutela sia del patrimonio infruttifero (chiese e annesse rettorie, opere d’arte, etc.) che di quello fruttifero (caserme, civili abitazioni, negozi, etc.) ubicato nel territorio delle rispettive province.
Le notizie richieste, che potranno essere acquisite oltre che con la collaborazione degli organi tecnici periferici del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali e del Ministero dei Lavori Pubblici, anche con quella dell’autorità ecclesiastica, dovranno contenere, allo scopo di poter disporre di un quadro aggiornato, anche i dati concernenti i lavori che, ancorché già compresi nel programma di interventi per il corrente anno, non siano stati ancora realizzati.
Qualora i predetti organi tecnici risultassero già in possesso, in relazione a singole fattispecie, di sufficienti elementi conoscitivi, le SS.LL. vorranno promuovere la sollecita redazione delle relative perizie.
Si fa inoltre presente che la considerazione dell’inestimabile valore del patrimonio storico contenuto nelle chiese di proprietà del Fondo Edifici di Culto ha indotto a reputare opportuna l’istituzione, a decorrere dall’ 1.1.1997, di un apposito capitolo di spesa, che prenderà il n. 171, le cui risorse finanziarie saranno specificamente destinate al restauro delle opere d’’arte.
Per completezza, si elencano qui di seguito tutti i capitoli di bilancio concernenti gli interventi di cui si chiedono i riferimenti.
Spese correnti
Cap. 152 – Manutenzione, riparazione, miglioramento ed adattamento di fabbricati, di fondi rustici e comunque di beni immobili.
Cap. 154 – Spese per l’installazione e per la manutenzione di impianti antifurto, antincendio e parafulmini.
Cap. 171 – Manutenzione, restauro di mobili, di opere d’arte e di arredi.
Spese in conto capitale
Cap. 503 – Restauri e miglioramenti di edifici di culto e di immobili.
Si raccomanda di far pervenire quanto richiesto entro e non oltre il 31 ottobre p.v.
Per quanto concerne il regime giuridico degli immobili sacri, si coglie l’occasione per comunicare che il Ministro dell’ Interno ha investito il Consiglio dei Ministri ed il Parlamento per le definitive determinazioni in merito alla cessione in proprietà delle Chiese e annesse rettorie agli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, aventi sede nelle chiese medesime. Ciò stante, non potrà essere adottato alcun atto di trasferimento in proprietà degli edifici di culto a rispettivi enti chiesa ed enti parrocchia, ma dovrà procedersi unicamente a provvedimenti di concessione in uso, conformemente alle istruzioni a suo tempo impartite.
Pertanto, questa Direzione non emanerà decreti di approvazione degli atti inerenti al passaggio in proprietà, qualora posti in essere, in quanto questi ultimi comporterebbero, allo stato, un ingiustificato depauperamento del patrimonio del Fondo Edifici di Culto, con conseguente configurabilità di responsabilità amministrativo – contabili.
Nel rammentare, infine, che, a norma dell’art. 57 della legge n. 222/85, l’amministrazione del predetto Fondo e demandata in sede locale ai Prefetti, si allega copia dell’elenco dei beni immobili di proprietà, siti nel territorio delle province di competenza, per le iniziative gestionali che le SS.LL. vorranno adottare, in rapporto di stretta collaborazione con questa Direzione Generale.
IL DIRETTORE GENERALE
De Feis
Autore:
Direzione Generale degli Affari dei Culti
Nazione:
Italia
Parole chiave:
Conservazione, Fondo edifici di culto, Beni immobili, Programma, Interventi, Edifici sacri, Beni mobili, Cessione, Proprietà Chiese
Natura:
Circolare