Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Deliberazione 10 luglio 2008, n.18/2008/G

Deliberazione n. 18/2008/G REPUBBLICA ITALIANA La Corte dei conti in Sezione centrale del controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato I e II Collegio nell'adunanza del 6 giugno 2008 * * * Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 e le successive modificazioni; vista […]

Deliberazione 2002, n.2/2002/P

Il Fondo edifici di culto ente con propria personalità giuridica ed
autonomia contabile ed organizzativa, costituisce una fondazione: per
espressa volontà legislativa non è pertanto considerato un soggetto,
bensì un oggetto di attività giuridica e l’art. 57 L. n. 222/1985
ne affida l’amministrazione al Ministero dell’Interno che ne ha la
rappresentanza giuridica. Assume, pertanto, la natura giuridica di
ente – organo incardinato nella persona giuridica Stato. Di
conseguenza, gli atti del detto Fondo sono soggetti al controllo
preventivo di legittimità della Corte dei conti.

Sentenza 25 marzo 2003, n.8/SSRR/QM

L’art. 4 della legge 24 aprile 1967, n. 261, come modificato
dall’art. 3 della legge 22 dicembre 1980, n. 932, prevede la
concessione, in favore dei cittadini italiani che siano stati
perseguitati, nelle circostanze di cui all’art. 1, della legge 10
marzo 1955, n. 96 (sottoposizione “ad atti di violenza ad opera di
persone al servizio dello Stato”), di un assegno vitalizio di
benemerenza, reversibile ai familiari superstiti, pari al trattamento
minimo di pensione erogato dal fondo pensioni dei lavoratori
dipendenti. Al riguardo, va precisato come il concetto di violenza,
preso in considerazione dalla menzionata disposizione, debba
necessariamente comprendere anche l’applicazione delle misure
discriminatorie poste in essere in esecuzione delle cc.dd. “leggi
razziali”. Ciascuno dei singoli provvedimenti amministrativi di
attuazione di detta normativa va, infatti, considerato come
un’offesa ai valori fondamentali dell’individuo e l’espressione
della violazione del diritto naturale, degli appartenenti alla
minoranza ebraica, alla propria identità socio-culturale. Pertanto,
le misura concrete di attuazione della normativa antisemita (quali,
nel caso si specie, l’espulsione di una alunna da una scuola
pubblica) debbono ritenersi idonee – sebbene non espressamente
menzionate dalla normativa sopra citata – a concretizzare una
specifica azione lesiva proveniente dell’apparato statale e diretta
a ledere la persona nei suoi diritti inviolabili, con conseguente
possibilità per la stessa di beneficiare della disciplina di
benemerenza in esame.

Sentenza 20 luglio 1994

Non è legittimo respingere la richiesta di un’associazione per
l’annullamento dei deliberati d’una assemblea di comproprietari
avversi alla destinazione al culto dei locali di proprietà
dell’associazione medesima, siti nel condominio, senza precisare
perché l’attività di culto sarebbe di natura tale da determinare
inconvenienti e rischi maggiori rispetto alla destinazione dei locali
per uso misto d’abitazione e di uffici professionali e commerciali,
previsto dal regolamento cui risultano vincolati i condomini.

Sentenza 07 gennaio 1994, n.5

A seguito della trasformazione di una Istituzione pubblica di
assistenza e beneficenza in ente morale con personalità giuridica di
diritto privato, deve ritenersi esclusa la giurisdizione della Corte
dei conti in ordine alla responsabilità degli amministratori anche
per i fatti dannosi avvenuti in epoca precedente la trasformazione.