Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

Olir

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Regolamento 21 dicembre 2004

Comune di Maleo (LO)
Regolamento comunale per la
concessione di contributi a forme associative ed enti pubblici e
privati, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 72 del
21 Dicembre 2004 e modificato con deliberazione del Consiglio comunale
n. 4 del 30 Gennaio 2006 (estratto)

 

Articolo 1 –
Finalità

 
L’Amministrazione Comunale si
pone come finalità generale quella di agevolare, sostenere ed
incentivare gli interventi rivolti alla comunità locale
promuovendo il benessere del singolo e della
comunità.
L’Amministrazione Comunale
promuove le forme associative necessarie allo sviluppo della vita
culturale,
ricreativa, formativa, sportiva,
economica e sociale.

 

Articolo 2 – Oggetto

 
Il presente Regolamento, ai sensi
dell’art. 12 della Legge 7/8/90 n. 241, definisce i criteri
generali e
le modalità per la concessione
di contributi economici a forme associative ed Enti pubblici e
privati.
Gli interventi posti a carico del
Bilancio comunale, nell’ambito delle attività volte a
perseguire le proprie finalità, si esplicitano in erogazioni
finanziarie a favore di enti, associazioni, cooperative e
simili senza scopo di lucro aventi sede
nel territorio del Comune e/o ivi operanti con iniziative idonee a
promuovere lo sviluppo della comunità locale.

(omissis)

Determinazione/i 04 ottobre 2011, n.599

Comune di
Podenzano (PC)
Determinazione n.
599 del 4 Ottobre 2011 della Responsabile del Servizio
sociale
Contributo
economico per attività aggregativa e sociale svolta a favore
della popolazione giovanile. Impegno di spesa e liquidazione a favore
della Parrocchia di San Polo (estratto)

 
La responsabile del servizio
sociale
(omissis)
premesso che questa Amministrazione
incentiva e sostiene nella sua azione programmatica e strategica le
attività formative e l'integrazione continua tra privato e
pubblico per una migliore qualità della vita nei vari settori
della promozione sociale;
 
rilevata, in particolare, la
collaborazione con l'attività educativa della parrocchia
“San Paolo apostolo”, svolta in particolar modo a favore
dei giovani, impiegando personale pure di quell'ente e coordinando
il sostegno economico in vista di una complementarietà di
iniziative tra pubblico, che si pone in posizione di stimolo e
supplenza, e privato;
(omissis)
 
DETERMINA
 
1. di riconoscere alla parrocchia di
“San Paolo apostolo” di San Polo di Podenzano, per la
collaborazione nella realizzazione dell'attività educativa
e di sostegno svolta, in particolar modo, a favore della popolazione
giovanile, un contributo economico forfettario pari a €
1.500,00;
(omissis)

Deliberazione 05 ottobre 2011, n.161

Comune di Cremona (CR)
Deliberazione della Giunta
Comunale n. 161 del 05 Ottobre 2011
Approvazione della bozza di
protocollo d'intesa da stipularsi tra il Comune di Cremona –
Servizio politiche giovanili tempi orari della città e pari
opportunità – e la Federazione oratori cremonesi
(estratto)
 
LA GIUNTA
COMUNALE
sentito il
relatore e con voto unanime dei presenti espresso nei modi di
legge
 
DECISIONE
Approva, nel
testo figurante quale allegato A al presente provvedimento per farne
parte integrante e sostanziale, la bozza del protocollo d'intesa
da stipularsi tra il Comune di Cremona – Servizio Politiche
giovanili tempi e orari e pari opportunità e la Federazione
oratori cremonesi, per manifestare la comune volontà di
collaborare alla realizzazione di una finalità condivisa,
ovvero esprimere l'interesse di una comunità verso le
giovani generazioni.
 
MOTIVAZIONI
Il Comune di
Cremona – Servizio Politiche giovanili tempi e orari e pari
opportunità e la Federazione oratori cremonesi riconoscono che
in questi anni molto è stato fatto da entrambe le parti per
promuovere la condizione di bambini, adolescenti e giovani nel
territorio e che le reciproche collaborazioni già realizzate
hanno portato benefici, risultati positivi e contribuito a delineare
un sistema integrato di interventi e servizi.
(omissis)
Il Comune di
Cremona – Servizio Politiche giovanili tempi e orari e pari
opportunità e la Federazione oratori cremonesi, al fine di
coordinare l'operato dei vari Settori dell'Amministrazione
Comunale e dei diversi ambiti progettuali, istituiscono un tavolo di
coprogettazione e confronto, costituito dai rappresentanti politici e
tecnici dell'ente locale e dai rappresentanti della F.O.Cr. da
tenersi presso il Servizio Politiche Giovanili, così come
previsto all'art. 3 della Bozza di Protocollo d'intesa tra il
Comune di Cremona e la Federazione oratori cremonesi di cui
all'allegato A.
Vista la positiva
esperienza di collaborazione formale ed informale nel territorio tra
il Comune di Cremona e la Federazione oratori cremonesi si ritiene
pertanto significativo, per l'educazione delle giovani
generazioni, continuare ed ampliare un dialogo tra il Comune di
Cremona – Servizio Politiche giovanili tempi e orari e pari
opportunità, le parrocchie ed i rispettivi oratori per una
politica sociale e culturale di qualità.
Il Presidente di
F.O.Cr. ha espresso la disponibilità alla sottoscrizione del
Protocollo d'Intesa con nota in data 25 Settembre
2011.
A conclusione del
percorso istruttorio, acquisiti i pareri degli organi competenti, la
Giunta Comunale ha deciso di approvare il Protocollo di intesa con la
Federazione oratori cremonesi nel testo allegato A.
(omissis)
 
ALLEGATO A
– Protocollo d'intesa tra il Comune di Cremona e la
Federazione oratori cremonesi
INTESA DI
COLLABORAZIONE (estratto)
 
Articolo
1
 
Il Comune di
Cremona, nell'ambito delle sue specifiche funzioni di cura e
promozione del pieno sviluppo della propria Comunità, riconosce
la Federazione Oratori cremonesi (F.O.Cr.), quale organismo
rappresentativo degli Oratori cittadini, che nel perseguimento delle
proprie specifiche finalità pastorali, esprime una
responsabilità sociale e pubblica delle proprie azioni
nell'ambito della comunità civile.
Articolo
2
 
Il Comune di
Cremona e la Federazione Oratori cremonesi si impegnano a collaborare
per la definizione di azioni progettuali rivolte a bambini,
adolescenti e giovani in rapporto alle responsabilità della
famiglia, nell'ambito dell'educazione, dell'aggregazione,
dello sport, della promozione sociale, culturale e di manifestazioni
cittadine.
Tale
collaborazione tiene conto delle disposizioni normative di cui alla
legge 285/1997, alla legge 328/2000, alla legge regionale 22/2001,
alla legge 206/2003.
(omissis)
 
Articolo
3
 
Il Comune di
Cremona e la F.O.Cr., al fine di coordinare l'operato dei diversi
Settori dell'Amministrazione Comunale e dei diversi ambiti
progettuali, istituiscono un tavolo di coprogettazione e confronto,
costituito dai rapprsentanti politici e tecnici dell'ente locale e
dei rappresentanti della F.O.Cr., da tenersi presso il Servizio
Politiche Giovanili.
(omissis)
Esso ha il
compito di:
– sviluppare una
reciproca conoscenza delle rispettive organizzazioni e
attività;
– elaborare
analisi e valutazione dei bisogni;
– valutare e
raccordare le proposte progettuali elaborate e presentate dalla
F.O.Cr. con i progetti dei diversi Settori dell'Amministrazione
Comunale;
– accogliere le
relazioni illustrative e di rendiconto delle attività
svolte;
– proporre
eventuali indicazioni di progetto per l'anno
successivo.
La F.O.Cr.
individua quale referente per la collaborazione, a nome delle
Parrocchie, il proprio Presidente e i referenti da lui indicati e si
impegna a coinvolgere altri soggetti e organismi diocesani
eventualmente interessati.
 
Articolo
4
 
Il Comune di
Cremona al fine di promuovere quanto sopra esplicitato stanzia una
cifra annua nel proprio Bilancio di competenza. Tale somma
potrà essere utilizzata dietro la presentazione di una
dettagliata progettualità, prima dell'avvio delle
attività, ed entro il 30 settembre di ogni anno al Servizio
Politiche Giovanili, che ne valuterà l'accoglibilità
entro il mese di ottobre.
(omissis)
 
Articolo
5
Al fine di
favorire e promuovere ulteriormente un sistema territoriale integrato
d'interventi e servizi tra F.O.Cr. e Comune di Cremona si ritiene
opportuno mantenere quel lavoro quotidiano d'incontro e
collaborazione tra le diverse unità d'offerta
pubblico/privato in termini di sostegno logistico ed integrazione
operativa.
(omissis)

Deliberazione 17 dicembre 2008, n.317

Comune di Cremona
(CR)
Deliberazione della Giunta
comunale n. 317 del 17 Dicembre 2008
Rinnovo del protocollo
d’intesa tra il Comune di Cremona e la Federazione Oratori
Cremonesi (estratto)
 
LA GIUNTA
COMUNALE
sentito il
relatore e con voto unanime dei presenti espresso nei modi di
legge
 
DECISIONE
Rinnovare sino al
22 luglio 2011 il protocollo d’intesa tra il Comune di Cremona e
la Federazione Oratori Cremonesi per la prosecuzione di un sistema
aperto-integrato di risposte al bisogno educativo presentato dalla
popolazione minorile e dei giovani.
 
MOTIVAZIONI
L’art. 7
del protocollo d’intesa sottoscritto l’8 giugno 2006
prevede la possibilità di rinnovo, entro la
sua scadenza (31
dicembre 2008), e per la medesima durata, a fronte della specifica
espressione di volontà delle parti.
Il Comune di
Cremona e la Federazione Oratori Cremonesi intendono avvalersi della
possibilità sopra espressa ritenendo utile ed opportuno
continuare la positiva e fattiva collaborazione attivata.
A conclusione del
percorso istruttorio, acquisiti i pareri favorevoli espressi dagli
organi competenti, la Giunta Comunale ha deciso di rinnovare sino al
22 luglio 2011 il protocollo d’intesa tra il comune di Cremona e
la Federazione Oratori Cremonesi per la prosecuzione di un sistema
aperto – integrato di risposte al bisogno educativo presentato
dalla popolazione minorile e dei giovani.
(omissis)

Protocollo 06 giugno 2008

Comune di
Piacenza (PC)
Protocollo
d’intesa tra la Diocesi di Piacenza – Bobbio e il Comune
di Piacenza per la promozione e la valorizzazione della funzione
sociale ed educativa degli oratori e dei centri di aggregazione
giovanile parrocchiali della Città di Piacenza. (6 Giugno 2008)
(estratto)

 
 La Diocesi di
Piacenza – Bobbio e il Comune di Piacenza
(omissis)
premesso
che:
– il Comune di
Piacenza riconosce tra i principali obiettivi della propria azione
amministrativa la promozione, il sostegno e la valorizzazione di
strutture e centri socio – educativi per i minori e i giovani,
finalizzati alla formazione ed alla crescita integrale della
persona;

nell’ambito di queste strutture socio – educative,
particolare rilievo e importanza riveste l’esperienza, ricca di
tradizione, degli oratori e dei centri di aggregazione
parrocchiali;
– la Diocesi di
Piacenza – Bobbio intende rivolgere in via prioritaria la sua
attenzione all’attività oratoriale e alle molteplici
esperienze di aggregazione presenti e vive nelle parrocchie della
Città di Piacenza, al fine di valorizzarne e svilupparne
ulteriormente la funzione di riferimento morale, spirituale e sociale
per tutta la comunità cittadina;
– sulla scorta di
quanto già avviene in altre realtà territoriali, la
Diocesi di Piacenza – Bobbio ed il Comune di Piacenza,
unitamente all’associazione “Oratori Piacentini”,
organismo che coordina gli oratori della diocesi di Piacenza –
Bobbio, intendono addivenire ad una specifica intesa, in vista
dell’attivazione di una fattiva collaborazione tra
Amministrazione e Parrocchie sui temi della crescita morale e civile,
della prevenzione e del contrasto del disagio e della integrazione
sociale dei ragazzi e dei giovani nella nostra realtà
locale;
(omissis)
convengono e
stipulano il seguente accordo
 
Articolo 1
– Intenti del Protocollo d’Intesa
 
Il presente
Protocollo d’Intesa, stipulato tra la Diocesi di Piacenza
– Bobbio ed il Comune di Piacenza, si pone l’obiettivo di
promuovere e sostenere l’attività e le iniziative degli
oratori e delle analoghe strutture attive ed operanti
all’interno delle Parrocchie della Città di
Piacenza.
Le Istituzioni
firmatarie intendono, attraverso la stipulazione e
l’applicazione del Protocollo, valorizzare la
complementarietà dei reciproci ruoli nella realizzazione di un
sistema di servizi socio – educativi a beneficio delle giovani
generazioni.
Il Comune di
Piacenza in particolare riconosce la funzione educativa e sociale
svolta dall’Ente Parrocchia tramite gli oratori e i centri di
aggregazione giovanile, che costituiscono anche nella realtà
piacentina alcuni tra i principali soggetti sociali ed educativi della
comunità.
 
Articolo 2
– Operatività del Protocollo
 
Con la presente
intesa, le parti riconoscono la rilevanza dell’organo costituito
per la gestione dell’intesa stessa.
L’adozione
della presente intesa non esclude la stipulazione di ulteriori intese
ed accordi su materie specifiche tra i soggetti
firmatari.
Sono
altresì fatti salvi gli eventuali accordi stipulati fra gli
interessati, al fine di definire problematiche specifiche e di
attivare forme di reciproca collaborazione.
La presente
intesa non costituisce in alcun modo un vincolo di esclusività,
ma resta aperta la possibilità delle parti di ideare,
programmare e promuovere iniziative di aggregazione giovanile in
autonomia e/o in accordo con altri soggetti.
 
Articolo 3
– Commissione
 
Per una positiva
e proficua gestione dell’intesa, è costituita
un’apposita Commissione, di cui fanno parte:

l’Assessore al Futuro, Infanzia, Adolescenza, Scuola,
Formazione, politiche giovanili del Comune di Piacenza;
– il Dirigente
del Settore Infanzia, Scuola, Politiche giovanili del Comune di
Piacenza, o un suo delegato;
– un
rappresentante del Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi
di Piacenza – Bobbio;
– un
rappresentante dell’associazione “Oratori
Piacentini”.
Alle riunioni, in
relazione alle tematiche affrontate, possono partecipare i
Responsabili di uffici o servizi comunali, od operatori
oratoriali.
La Commissione
è organo con funzioni di indirizzo e di coordinamento
sull’attuazione del Protocollo:
– avvia
coerentemente con le linee della presente intesa una stretta
collaborazione tra l’Assessorato al Futuro,
Infanzia,
Adolescenza,
Scuola, Formazione e politiche giovanili del Comune di Piacenza e il
Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, l’associazione
“Oratori Piacentini” e dei Centri di aggregazione
giovanili parrocchiali;
– elabora ed
approva le linee programmatiche e progettuali degli interventi di
promozione e sostegno;
– definisce
annualmente le priorità e gli ambiti di
intervento.
La Commissione si
riunisce almeno due volte l’anno e comunque, ogniqualvolta se ne
ravvisi la necessità, su richiesta di una delle
parti.
Il Comune di
Piacenza assicura lo svolgimento dei compiti di segreteria e di
verbalizzazione delle riunioni della Commissione.
 
Articolo 4
– Gruppo tecnico
 
Il gruppo
tecnico, a partire dalle indicazioni espresse dalla Commissione,
procede a definire una programmazione annuale.
A tal fine
seleziona i progetti presentati, definisce l’entità dei
contributi assegnati, attua modalità di verifica e valutazione
degli interventi.
Il suddetto
Gruppo tecnico è composto da:
– il Dirigente
del Settore Infanzia, Scuola, Politiche giovanili del Comune di
Piacenza o suo delegato;
– il Funzionario
Responsabile del Servizio Scuola, Formazione del Comune di Piacenza o
suo delegato;
– un
rappresentante del Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi
di Piacenza e Bobbio;
– un
rappresentante dell’associazione Oratori
Piacentini.
Il Gruppo tecnico
di lavoro si riunisce su proposta ed iniziativa della
Commissione.
Il Comune di
Piacenza assicura lo svolgimento dei compiti di segreteria e di
verbalizzazione delle riunioni del Gruppo tecnico.
 
Articolo 5 –
Promozione e sostegno di progetti ed iniziative
 
Le parti
firmatarie la presente intesa concordano nel promuovere e sostenere
progetti ed iniziative educative, formative, di prevenzione e di
animazione rivolte a minori, giovani e famiglie, realizzati
nell’ambito degli oratori e dei Centri di aggregazione giovanile
e mirati alla formazione e all’accompagnamento della crescita
integrale ed armonica della persona, al pieno sviluppo degli interessi
culturali, sociali e ricreativi, nonché a promuovere i valori
etici della solidarietà, dell’integrazione sociale e
dello sport come momento di aggregazione.
Le parti
riconoscono altresì la valenza dell’oratorio e dei Centri
di aggregazione giovanile parrocchiale quale luoghi di prevenzione
primaria e di contrasto del disagio e della devianza, anche in
collegamento con le istanze educative delle famiglie.
Concordano
inoltre sull’importanza di sviluppare interventi, con
modalità coordinate, a favore della formazione degli stessi
animatori e operatori oratoriali.
La Commissione di
cui all’articolo 3 opera sollecitando e favorendo le
progettualità degli oratori e dei centri di aggregazione
giovanile parrocchiali in riferimento agli obiettivi della presente
intesa, anche nella prospettiva di un maggiore coordinamento degli
interventi.
(omissis)

Regolamento 28 aprile 2008, n.16

Comune di Fiorenzuola d'Arda

Regolamento per il servizio di mensa
scolastica
Approvato con
delibera del Consiglio comunale n. 16 del 28 Aprile 2008 (estratto)


Articolo 8 – Tabelle
dietetiche e diete speciali
 
Le tabelle
dietetiche vengono predisposte dall’Azienda Sanitaria Locale
sulla base del computo calorico ottimale per ciascuna categoria di
bambini; il menù è articolato su 6 settimane. Inoltre
allo scopo di garantire pasti più variati ed appetibili
è differenziato per stagione (un menù invernale e uno
primaverile).
Le tabelle suddette sono disponibili presso
l’Ufficio Pubblica Istruzione per tutti coloro che volessero
prenderne visione.

Il menù della mensa
scolastica è proposto a livello generale e non può
essere variato sulla base di preferenze individuali.
Sono previste
diete speciali solo per bambini che abbiano particolari problemi di
salute (allergie alimentari, morbo celiaco, ecc.); la somministrazione
di dieta particolare dovrà essere richiesta allegando
certificato medico rinnovato annualmente. Il menù può
essere modificato, su specifica richiesta, per esigenze di tipo
religioso.
Per l’acquisto dei generi alimentari da
somministrare, il Comune predispone nel “capitolato
speciale” di appalto le regole alle quali la ditta fornitrice
deve attenersi e i requisiti che i cibi debbono possedere; sono
inseriti anche alimenti provenienti da coltivazioni biologiche e
filiera corta. I menù, predisposti dagli organi competenti,
sono annualmente distribuiti a tutti gli alunni.

Bando – Capitolato speciale 01 gennaio 2011

Comune di Castiglione d’Adda
(LO)
Capitolato
speciale d’appalto – Servizio refezione scolastica per il
periodo dal 1 Gennaio 2011 al 31 Dicembre 2013
(estratto)
 
Articolo 8
– Modelli tipo e diete speciali
 
I pasti devono
essere preparati tenuto conto dei modelli tipo di tabella dietetica
proposte dall’ASL –Servizio igiene e Nutrizione (ALLEGATO
D). Le tabelle sono tarate sulla base di indicazioni dietetiche tese a
soddisfare con completezza i fabbisogni nutrizionali reali e tengono
conto delle strategie di educazione alimentare. Dall’inizio
dell’anno scolastico e fino alla terza settimana di Ottobre
compresa sarà in vigore la
tabella
dietetica Primavera/Estate. Dopo tale data, fino alla terza settimana
di Marzo compresa, sarà adottata la Tabella Dietetica
Autunno/Inverno. Dopo di che sarà ripresa la Tabella
Primavera/Estate.
(omissis)
 
La ditta dovrà garantire la
preparazione di diete speciali (allegato B), in risposta ad esigenze
cliniche di alcuni utenti, documentate da precisa indicazione
sanitaria, a richieste di alimentazione che escludono cibi per ragioni
etico religiose, nonché fornire un piatto sostitutivo in caso
di disgusto totale per i piatti proposti, formando il personale
dedicato alla preparazione dei pasti.
(omissis)
 
ALLEGATO A – Composizione del
pasto
 
MENU’
 
Il pasto sulla base del menù
allegato è composto da:
– un primo piatto con obbligo di
alternativa per particolari regimi dietetici, siano essi limitati nel
tempo o continuativi e per limitazioni alimentari dovute a motivi
etico religiosi;
– un secondo piatto con obbligo di
alternativa per particolari regimi dietetici, siano essi limitati nel
tempo o continuativi e per limitazioni alimentari dovute a motivi
etico religiosi;
– contorno di verdura fresca o
cotta;
– frutta o dolce;
– pane;
– acqua minerale non
gasata.
(omissis)
 
DIETE SPECIALI
 
Il servizio comprende anche la
preparazione di pasti e diete speciali per casi documentati e
certificazioni di intolleranze/allergie alimentari, stati patologici,
motivazioni etnico-religiosi o limitate situazioni di disgusto
personale verso un alimento.
(omissis)