Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 16 Dicembre 2003

Risposta a interrogazione 26 settembre 2002

Senato della Repubblica. XIV legislatura. VII Commissione Istruzione. Risposta orale del sottosegretario Valentina Aprea alle interrogazioni n. 3-00622, n. 3-00623 e n. 3-00627: “Esposizione del Crocefisso nelle aule scolastiche”, 26 settembre 2002.

Il sottosegretario Valentina APREA risponde congiuntamente alle interrogazioni n. 3-00622 del senatore Monticone, n. 3-00623 dei senatori Compagna ed altri, e n. 3-00627 dei senatori Tessitore ed altri e sull’esposizione del Crocifisso nelle aule scolastiche. Al riguardo, chiarisce anzitutto l’episodio specifico richiamato nell’interrogazione n. 623 precisando, come peraltro già esposto alla Camera dei deputati lo scorso novembre in risposta ad una interrogazione di analogo tenore, che in quel caso la rimozione del Crocifisso dalla parete fu solo momentanea essendo stato poi riappeso al termine della lezione. Ella si sofferma quindi sulle norme, risalenti agli anni Venti, che prevedono l’esposizione del Crocifisso nelle aule scolastiche, quale parte dell’ordinario arredamento la cui buona conservazione compete al capo d’istituto. Ricorda altresì il parere del Consiglio di Stato del 1988, con il quale fu ribadito che le norme sull’esposizione del Crocifisso sono ancora vigenti e non possono essere considerate abrogate dall’Accordo del 1984 di modifica del Concordato.Più di recente, rispettivamente nel 1999 e lo scorso luglio, anche la Corte di cassazione e l’Avvocatura dello Stato hanno confermato tale orientamento sostenendo che la presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche non contrasta con la libertà religiosa. Il Sottosegretario ribadisce quindi che le disposizioni vigenti già prevedono la presenza del Crocifisso nelle scuole. In alcuni casi essa ha tuttavia dato luogo a contestazioni essendo stata interpretata come imposizione di una scelta di carattere confessionale, in contraddizione con la dimensione multiculturale e multietnica che si va affermando nelle classi. Ciò induce a non dare per scontata la comprensione del valore del Crocifisso come simbolo universale e a considerare come importante obiettivo di convivenza civile il formarsi in tutte le scuole della consapevolezza del rispetto della cultura e delle tradizioni del nostro Paese. Tale obiettivo il Governo intende fermamente perseguire ponendosi, in un contesto multiculturale multireligioso, a garante della tolleranza e della libertà religiosa in un ovvio quadro di reciprocità.