Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 9 Dicembre 2003

Decreto ministeriale 07 dicembre 1974

Decreto Ministeriale 7 dicembre 1974: “Applicazione della legge 22 dicembre 1973, n. 903, nei confronti dei ministri di culto dell’Unione di chiese cristiane libere in Italia”.

(Da “Gazzetta Uffciale della Repubblica Italiana” n. 325 del 12 dicembre 1974)

Il Ministro per l’interno:
Vista la legge 22 dicembre 1973, n. 903, recante norme sull’istituzione del fondo di previdenza del clero e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica e nuova disciplina dei relativi trattamenti pensionistici;
Vista la richiesta in data 15 febbraio 1974, prodotta ai sensi dell’art. 5 della legge medesima dall’Unione di chiese cristiane libere in Italia — U.C.C.L.I., associazione religiosa di culto acattolico con sede in via Giovanni Boldini n. 103, Roma-Acilia;
Considerato che il segretario generale è l’organo direttivo e rappresentativo della predetta Unione, cui compete il rilascio delle attestazioni previste dalla legge succitata;
Visto il verbale in data 2 dicembre 1974 relativo alle intese raggiunte ai termini dell’art. 5 della legge n. 903 sopra menzionata;
Decreta:
Art. 1. – E’ data applicazione alla legge 22 dicembre 1973, n. 903, nei riguardi dei ministri di culto in comunione con l’Unione di chiese cristiane libere in Italia — U.C.C.L.I., con le modalità previste dalla legge stessa.
Art. 2. – All’atto di ogni nuova iscrizione al fondo di previdenza per ogni ministro di culto in comunione con l’Unione di chiese cristiane libere in Italia deve essere esibita a cura del segretario generale la seguente documentazione:
a ) certificato di nascita;
b ) certificato di cittadinanza italiana;
c ) certificato di residenza in Italia;
d ) attestazione del segretario generale relativa all’avvenuta nomina del ministro di culto, con l’indicazione della decorrenza della nomina e della data di inizio del ministero in Italia.
Art. 3. – Il segretario generale dell’Unione di chiese cristiane libere in Italia trasmette alla direzione generale dell’Istituto nazionale della previdenza sociale — Servizio fondi speciali di previdenza, entro i primi dieci giorni successivi allo scadere di ciascun bimestre solare, un elenco nominativo delle variazioni e rispettive decorrenze verificatesi nel bimestre medesimo, per:
a ) nuove nomine, con le complete generalità dei ministri di culto e relativa documentazione di cui al precedente art. 2;
b ) cessazione dall’obbligo dell’iscrizione per raggiungimento del diritto alla liquidazione della pensione di vecchiaia o invalidità, per cessazione del ministero in comunione con l’Unione di chiese cristiane libere in Italia, per cessazione della residenza in Italia, per perdita della cittadinanza italiana o per avvenuto decesso.
Con l’elenco nominativo che sarà inviato per il primo bimestre successivo all’entrata in vigore del presente decreto, saranno comunicate le variazioni verificatesi a partire dal 1° gennaio 1974.
Art. 4. – Il versamento dei contributi di cui agli articoli 6 e 7 della precitata legge viene effettuato a rate bimestrali posticipate da ogni singolo iscritto direttamente all’Istituto nazionale della previdenza sociale — Servizio fondi speciali di previdenza, in Roma.
Art. 5. – Ai fini della liquidazione della pensione ai ministri di culto o ai superstiti che si trovino nelle condizioni previste dagli articoli 11, 12, 13, 14 e 17 della predetta legge il segretario generale trasmette all’Istituto nazionale della previdenza sociale — Servizio fondi speciali di previdenza, le domande dei ministri di culto pensionabili o dei relativi superstiti, allegando, per ciascuna di esse, i documenti indicati al precedente art. 2, e, per i superstiti, la domanda prescritta dall’art. 14 della legge 22 dicembre 1973, n. 903, nonchè la dichiarazione che attesti lo stato invalidante del richiedente la pensione prevista dall’art. 12, comma quarto, e la dichiarazione, richiesta dal successivo comma quinto, di usura dell’attività esercitata dopo la presentazione della domanda di pensionamento per invalidità.
Art. 6. – In riferimento a quanto disposto dall’art. 17, comma terzo, della legge citata, le pensioni dei ministri di culto e superstiti vengono erogate con le modalità in vigore per le altre pensioni corrisposte dall’Istituto nazionale della previdenza sociale, ivi compresa la modalità del rilascio dell’assegno bancario presso il domicilio indicato nella domanda di pensionamento.
Il ministro di culto pensionato od il superstite avente diritto a pensione di riversibilità, che sia malato, impedito o assente dall’Italia, può delegare all’incasso della pensione un familiare od un altro ministro di culto in comunione con la stessa Unione di chiese cristiane libere in Italia ed iscritto al fondo.
Art. 7. – Le quote di pensione che, ai sensi dell’art. 15 della citata legge, sono maturate a far tempo dalle decorrenze previste da detto articolo, in caso di morte del ministro di culto o dell’avente diritto a pensione di riversibilità, anche se avvenuto prima dell’entrata in vigore del presente decreto, sono riscuotibili dagli aventi diritto di successione.
Art. 8. – La facoltà di rinunciare alla sospensione dei versamenti contributivi al fondo istituito con la legge 5 luglio 1961, n. 580, ai sensi dell’art. 8 della citata legge, può essere esercitata dagli interessati con l’osservanza delle norme di cui all’articolo medesimo.
Art. 9. – Ai fini della corresponsione dei contributi dovuti dagli iscritti ai sensi dell’art. 6 della legge n. 903, ogni diritto di mora è applicabile a partire dall’inizio del mese successivo a quello dell’entrata in vigore del presente decreto.
Per quanto altro non contemplato nel presente decreto, valgono le norme previste dalla legge 22 dicembre 1973, n. 903.
Art. 10. – Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.