Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 24 Settembre 2003

Interrogazione 27 aprile 2001, n.E-1267/01

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-1267/01 di Stavros Xarchakos (PPE-DE) al Consiglio: “Tutela del patrimonio culturale in Turchia”, 27 aprile 2001.

(da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 81 E del 4 aprile 2002, pag. 16)

Il Vertice di Helsinki del dicembre 1999 ha accordato alla Turchia lo status di paese “candidato all’adesione” all’Unione europea. Tuttavia in questo paese vivono milioni di cittadini che si sentono curdi, e il cui patrimonio nazionale e culturale non è riconosciuto dalla Turchia, Stato “laico”. Al contempo, milioni di cristiani (greci, armeni, latini, siriani e caldei) incontrano una miriade di ostacoli nel praticare i loro riti religiosi. Esempi classici sono le persecuzioni che subiscono gli ortodossi della Turchia con la chiusura della che risale a oltre 30 anni fa, per decisione unilaterale e arbitraria dell’amministrazione turca, e le persecuzioni subite dai residui cristiani a Istanbul e nelle isole di Imbros e Tenedos.
Può il Consiglio far sapere se ha sollevato presso il paese “candidato all’adesione” la questione del rispetto della specificità culturale e delle libertà religiose dei milioni di cittadini di origine diversa da quella turca che vivono nel suo territorio? Secondo quali modalità la Turchia risponde del mancato rispetto dell’identità culturale curda? Quali elementi concreti costituiscono una riprova del mutato atteggiamento della Turchia ufficiale nel confronti dei cristiani che vivono sul suo territorio, da quando questo paese ha ricevuto lo status di paese candidato all’adesione?