Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 4 Agosto 2008

Deliberazione 10 aprile 2002, n.50

Città di Narni – Provincia di Terni

Originale di deliberazione del Consiglio Comunale
N. 50 del 10 aprile 2002

OGGETTO: Accordo con la Curia Vescovile di Terni, Narni ed Amelia per la realizzazione del Progetto Museale della Città di Narni.

L’anno duemiladue, addì dieci del mese di aprile alle ore 16.25 nella Sala delle adunanze consiliari a Palazzo Comunale, a seguito di invito diramato dal Presidente in data 04.04.2002, n. 7959 e 8141 dell’8.4.2002 si è riunito il Consiglio Comunale in sessione ordinaria ed in seduta pubblica di prima convocazione.

L’Ass. Proietti dà lettura del documento istruttorio e della proposta di deliberazione formulata dal Dirigente dell’Area Dipartimentale Segreteria ed Affari Generali.

APERTASI la discussione intervengono:

Il Cons. Di Mattia preannuncia la propria astensione per i caratteri poco chiari della convenzione.
Il Cons. Federici si dichiara favorevole all’idea facendo soppesare il fatto che il patrimonio artistico degli Enti pubblici è notevolmente più importante di quello della Curia.

L’Ass. Proietti ricorda che l’atto in discussione fissa i rapporti tra il Comune e la Curia stabilendo anche il coordinamento che sarà collegato a Palazzo Eroli, l’altro caposaldo della politica culturale cittadina.

Non avendo alcun consigliere chiesto la parola il Presidente pone in approvazione la proposta così come formulata nello schema di delibera.

Detta proposta viene approvata con n. 11 consensi e n. 3 astensioni (Di Mattia, Pileri e Rubini)

Conseguentemente

IL CONSIGLIO COMUNALE

Udita la relazione dell’Assessore alla Cultura,

Richiamate le precedenti proprie deliberazioni nn.ri 39 del 17/5/93- 14 del 30/1/95- 138 del 9/10/95 – 2 del 9/1/96 e n. 103 dei 30/11/99 relative tutte al realizzando progetto museale di che trattasi;

Visto il documento istruttorio dei Dirigente competente con cui si sottopone ad approvazione lo schema di accordo da concludere con la Diocesi di Temi – Narni – Amelia;

Ritenuto procedere all’approvazione;

Visto il parere di regolarità tecnica espresso dal Dirigente dell’arca Dip.le Segreteria;

DELIBERA

1. Approvare lo schema di accordo – convenzione da concludere con la Diocesi di Temi – Narni – Amelia rappresentata dal Vescovo pro- tempore, siccome da testo allegato in forma integrante alla presente, dando atto che esso sostituisce il precedente del 17/5/93;

2. Dare atto altresì che l’approvazione di cui al punto precedente non comporta spese 1per l’ente in quanto quelle connesse alla realizzazione dei progetto verranno previste ed impegnate con appositi atti allorchè determinate.


DOCUMENTO ISTRUTTORIO

OGGETTO: Accordo con la Curia Vescovile -Diocesi di Temi , ~ e Amelia per la realizzazione del progetto museale della città di Narni

Con deliberazione n. 2 del 9/1/1996 il C.C. approvò uno schema di convenzione da concludere con la Provincia di Temi per la realizzazione di un museo cittadino c/o i locali del Palazzo “EROLI” di proprietà della stessa Provincia in corso di restauro. Poiché la possibilità di ottenere la disponibilità di tali nuovi spazi si aggiungeva al disegno museale in fase di avanzata realizzazione per il Palazzo Vescovile di proprietà della Diocesi in oggetto, l’Amministrazione comunale affidò con atto della G.M. n. 382 del lO/07/1997 l’incarico di redigere un progetto museale cittadino interessante entrambe le sedi destinate. Pertanto l’Amministrazione e la Diocesi predetta ritennero di apportare integrazioni e modifiche al precedente accordo siglato il 17/05/1993 (conformemente allo schema approvato dal C.C. con deliberazione n. 39 in pari data) approvando un nuovo testo sostitutivo del precedente siccome deliberato con atto consiliare n. 103 del 30/11/1999. Quest’ultimo accordo non venne però siglato dalle parti essendo l’anno successivo subentrato a Mons. Gualdrini il Vescovo Mons. Paglia, che ritenne a sua volta di apportare ulteriori modifiche allo schema di accordo. Finalmente si è addivenuti alla formulazione concorde del testo defInitivo che si sottopone come da indirizzo impostato dall’Amministrazione Comunale, all’approvazione del Consiglio.

Per quanto attiene alla situazione degli immobili da adibire a sedi museali, si precisa che:
– per l’ex palazzo vescovile sono stati completati i lavori del lo stralcio per l’allestimento fmanziati dalla Regione dell’Umbria, per cui l’ apertura al pubblico della struttura sarà possibile, anche se parzialmente entro il 2002.
– per l’ex palazzo Eroli l’ala completata potrà essere utilizzata dopo i necessari collaudi e nulla osta dei VV .FF .e comunque presumibilmente non prima di 18 mesi.


DOCUMENTO ISTRUTTORIO

Convenzione tra il Comune di Narni e la Diocesi di Terni-Narni- Amelia per la costituzione del Museo Civico-Diocesano

Premessa

Il Comune di Narni e la Diocesi di Terni – Narni – Amelia intendono unificare parte delle proprie raccolte storico – artistiche per dotare la città di un Istituto museale in grado di:
consentire la conoscenza, la conservazione, la valorizzazione del patrimonio storico-artistico civico e religioso costituito dalle raccolte museali;
rispondere alle esigenze di salvaguardia e di promozione dell’intero patrimonio culturale diffuso sul territorio comunale e diocesano;
rappresentare una occasione di crescita culturale, sociale ed economica per la città .

Il Comune di Narni, rappresentato dal Sindaco pro tempore, nella persona del Dott. Luigi Annesi
La Diocesi rappresentata dall’Ordinario diocesano Vincenzo Paglia, nato a Boville Ernica (FR),
convengono quanto segue:

PREMESSO

che con deliberazione della Giunta Comunale n. 250 del 03/04/1992 si fissava l’intento dell’Amministrazione Comunale e della Curia Vescovile di addivenire alla realizzazione di un museo cittadino presso i locali di proprietà della Diocesi di Terni-Narni-Amelia;
che con deliberazione del Consiglio Comunale n.39 del 17/05/93 si approvava uno schema di accordo con la Diocesi di Terni – Narni – Amelia;
che in data 17/05/93 è stata firmata la bozza di accordo tra Comune e Diocesi di cui al punto precedente;
che con deliberazione del Consiglio Comunale n.14 del 30/lO/95 e n.18 del 09/10/95 il Comune di Narni chiedeva alla Provincia di Terni di destinare Palazzo Eroli in Narni, di proprietà della stessa Provincia, a “Palazzo della Cultura” per ospitare anche il costituendo Museo Cittadino;
che con deliberazione del Consiglio Comunale n.2 del 09/01/96 si approvava lo schema di convenzione tra la Provincia di Terni e il Comune di Narni per la realizzazione del Museo Cittadino e con 19 quale il Comune di Narni si assumeva l’onere della gestione museale;
che a seguito della disponibilità dei nuovi spazi di Palazzo Eroli, si rendeva necessario affidare ad un gruppo di specialisti la redazione del progetto, che tale progetto, approvato con Delibera della Giunta comunale n.382 del 10/07/97, prevede l’utilizzo di entrambe le sedi (Palazzo Eroli e Vescovado) secondo un percorso storico e tematico unitario, sia sotto il profilo del metodo sia dell’allestimento e dei criteri museografici della gestione;
che nella stessa delibera si evidenziava il fatto che una simile soluzione, oltre che incrementare gli spazi destinati originariamente ad ospitare le raccolte comunali, valorizza entrambe le ipotesi precedenti (Vescovado o Palazzo Eroli presi singolarmente) ed apre la strada ad una intesa “trilaterale” dei soggetti interessati;
che allo stato dei lavori, le due sedi si renderanno disponibili per l’apertura al pubblico in tempi diversi: dapprima il Palazzo del Vescovado, per il quale già sono ultimati i lavori del primo stralcio per l’allestimento;
che per non vanificare gli sforzi e gli investimenti fatti finora sul Palazzo Vescovile, si intende arrivare ad una apertura, appena possibile, della sezione di Museo della città sita nei locali di quel palazzo, pur non pregiudicando l’unitarietà del progetto;
che dopo ripetuti colloqui tra la Regione, Comune di Narni e Diocesi di Terni-Narni-Amelia si è arrivati ad un accordo di costituire un Museo Civico-Diocesano, dopo i documenti della C.E.I e della Santa Sede circa l’identità dei Musei Ecclesiastici, e delle nuove concezioni sul ruolo dei Musei previsti anche dalle ultime disposizioni legislative nazionali e dagli orientamenti regionali sulla rete museale umbra.

Tutto ciò premesso, si ritiene, anche a seguito degli incontri preparatori avuti con i diversi soggetti interessati, di dover integrare la bozza di accordo sottoscritta tra Comune e Diocesi in data 17/05/1993, tenendo conto dei nuovi fattori intervenuti tra la data di quell’accordo e l’attuale fase di elaborazione del progetto.

SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1. Viene istituito a Narni il Museo Civico-Diocesano con sede nel palazzo del vescovado di proprietà della Diocesi di Terni- Narni -Amelia, situato a Narni in Piazza Cavour, no8; piano primo di vani 7 più bagno di servizio con antibagno oltre al locale al pianterreno utilizzato come centrale termica come meglio individuato nella planimetria allegata in forma integrante (N.C.E.U.) Narni – foglio 73 particella no248, per un periodo non inferiore ad anni 15.

Art. 2. Il Museo assume la forma giuridica di Associazione con le finalità espresse nella premessa come suo fondamento; ma con possibilità di aggiungerne altre se l’evoluzione culturale del settore e le esigenze condivise da ambo le parti richiederanno adattamenti.

Art. 3. Le opere d’arte contenute nel Museo restano di proprietà delle parti; nell’allegato n.1 sono elencate le opere della raccolta comunale di Narni destinate in questa Istituzione come primo fondo con possibilità di aggiungerne altre o di sostituirle temporaneamente; nell’allegato n.2 sono elencate quelle di proprietà della Diocesi destinate allo stesso scopo con possibilità di aggiungerne altre o di sostituirle temporaneamente.

Art. 4. Le attività del Museo sono indirizzate alla conservazione, conoscenza, gestione, valorizzazione e promozione delle opere conferite al Museo, sia di quelle del fondo che delle altre proposte per esposizioni limitate nel tempo; sono altresì indirizzate alla conoscenza, conservazione, valorizzazione e promozione dei beni culturali del territorio comunale e diocesano escludendo i beni ambientali.

Art. 5. Per la gestione ordinaria del Museo è istituito un comitato misto (Diocesi e Comune di Narni) di programmazione scientifica e di indirizzo, la cui composizione ed i cui compiti saranno specificati in apposito regolamento da definire entro i sei mesi dalla 9ata di inaugurazione del Museo.

Art. 6. La garanzia di stabilità della Istituzione museale è data dal Consiglio di Amministrazione composto da un numero non superiore ai tre membri per parte, e dal Consiglio di Presidenza, costituito dal Sindaco e dal Vescovo, con cambio triennale del Presidente del Consiglio di Amministrazione. I compiti specifici e la durata del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio di Presidenza saranno dati in apposito regolamento -da definire entro i sei mesi dalla data di inaugurazione del Museo.

Art. 7. Le dotazioni e le prestazioni del Museo saranno conformi agli standard definiti ai sensi della legislazione regionale in materia ed in armonia con quanto stabilito dal D.M. 10/05/2001; tenendo conto anche della legislazione della C.E.I. e della Santa Sede in materia di Musei Ecclesiastici.

Art. 8. Il Comune di Narni si impegna a provvedere all’adeguamento dei locali sopraindicati ed eventuali altri che si dovessero rendere disponibili per la destinazione museale, compresi gli impianti di sicurezza, di riscaldamento, di elettrificazione e telefonici, attivando tutte le possibili forme di finanziamento.

Art. 9. Per l’uso di che trattasi il Comune medesimo non dovrà corrispondere alcunché alla proprietà, rimanendo obbligato a sostenere integralmente le spese di gestione del Museo, comprese quelle di personale, manutenzione ordinaria e straordinaria, pulizie. Tale impegno resta comunque condizionato all’effettivo reperimento delle risorse da prevedere nelle relazioni previsionali e programmatiche di ciascun esercizio.

Art. 10. Le parti convergono sull’opportunità di partecipare alle iniziative per la creazione di reti e sistemi, anche ecclesiastici, su scala territoriale, provinciale e regionale, attivando la collaborazione e le intese con altri enti e istituzioni.

Art. 11. In caso di impossibilità, per cause non dipendenti dalla volontà delle parti di realizzare il progetto museale concordato, le opere depositate nei locali del Vescovado ritorneranno ai rispettivi proprietari ed i locali alla Diocesi, la quale dovrà corrispondere un equo indennizzo al Comune per le opere di miglioramento realizzate nel palazzo, opportunamente decurtato in base agli anni di utilizzo.

Art. 12. Il presente accordo è valido fino al quindicesimo anno di attività del Museo sito nei locali del Vescovado data nella quale il contratto scade con possibilità di revisione o di automatico rinnovo per altri trenta anni a seconda delle esigenze intercorse durante il primo periodo di attività.

Art. 13. La presente scrittura privata sarà sottoposta a registrazione solo in caso d’uso a norma delle leggi vigenti.

Dossier: Musei ecclesiastici
Nazione: Italia
Parole chiave: Beni culturali, Musei ecclesiastici
Natura: Deliberazione