Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 22 Agosto 2007

Comunicato 13 agosto 2007

Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento per i diritti e le pari opportunità. “Avviso per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e al contrasto delle pratiche di mutilazione genitale femminile”. (Avviso n. 1).

(da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 187 del 13-8-2007 )

Il Ministro per i diritti e le pari opportunita’ emana il seguente avviso per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e al contrasto delle pratiche di mutilazione genitale femminile.

1. Premessa.

Le mutilazioni genitali femminili (di seguito: “MGF”) sono espressamente vietate in Italia. La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per i diritti e le pari opportunita’ (di seguito: “Dipartimento”), in virtu’ dell’art. 2 della legge 7 del 9 gennaio 2006 “Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile” promuove e sostiene il coordinamento delle attivita’ svolte dai Ministeri competenti dirette alla prevenzione, all’assistenza alle vittime e all’eliminazione delle MGF.
Le MGF rappresentano un fenomeno complesso. Nell’elaborare strategie di prevenzione e contrasto efficaci occorre:
trattare il fenomeno nell’ottica piu’ generale della tutela dei diritti umani con particolare attenzione ad una dimensione di genere;
considerare che l’influenza socio-culturale del mondo maschile e’ decisiva nel determinare l’approccio familiare e della comunita’ alla prevenzione delle MGF;
considerare che le azioni sono tanto piu’ efficaci quanto piu’ e’ amplia la rete nazionale ed internazionale che si riesce a costituire.
Il presente avviso intende finanziare i migliori progetti per la prevenzione e il contrasto delle MGF, secondo le modalita’ e le condizioni di seguito descritte.

2. Oggetto dell’avviso.

Costituisce oggetto del presente avviso il finanziamento di progetti e attivita’ volti a prevenire e contrastare le MGF nell’ambito delle seguenti macroaree:
a) progetti di ricerca-azione;
b) campagne informative e di sensibilizzazione;
c) corsi di formazione e aggiornamento.
Si forniscono di seguito informazioni dettagliate sulle caratteristiche dei progetti e delle attivita’ nelle diverse macroaree.

a) Progetti ricerca-azione.

Tali progetti devono avere l’obiettivo di studiare il fenomeno sul territorio di riferimento, al fine di proporre modalita’ di intervento piu’ efficaci per la prevenzione ed il contrasto delle MGF attraverso:
lo studio dell’incidenza delle MGF sul territorio e della situazione socio-economica e culturale delle donne e delle famiglie provenienti dai paesi a rischio;
la verifica della conoscenza da parte degli educatori, degli operatori sociali e sanitari del fenomeno delle MGF;
l’analisi di fattibilita’ per l’istituzione e/o il rafforzamento di tavoli tecnici locali finalizzati allo scambio di informazioni, il monitoraggio degli interventi e la valutazione dell’impatto delle azioni di formazione e di sensibilizzazione promosse sul territorio;
l’analisi di fattibilita’ per la creazione di reti tra soggetti pubblici e privati finalizzate alla promozione dei diritti delle donne e in particolare al contrasto delle MGF.
Risultati attesi:
mappatura dei rischi e della dimensione del fenomeno;
analisi dei bisogni di formazione ad aggiornamento di leaders di comunita’, operatori sociali e sanitari, insegnanti e formatori in contatto con le comunita’ provenienti da paesi a rischio;
proposta di strategia di intervento innovativa sul territorio per:
agire sui processi di cambiamento culturale dei migranti provenienti dai paesi a rischio, con particolare riguardo ai diritti delle donne;
sensibilizzare la popolazione locale al fine di contrastare i pregiudizi e gli stereotipi che riguardano le MGF.

b) Campagne informative e di sensibilizzazione.

Tali progetti hanno lo scopo di realizzare campagne per il contrasto e la prevenzione delle MGF che prevedano anche la produzione e la diffusione di materiale informativo nei luoghi abitualmente frequentati da cittadini e immigrati provenienti da paesi a rischio MGF.
I materiali utilizzati o prodotti dovranno essere concordati e approvati formalmente dal Dipartimento ai fini della diffusione.
Tutti i progetti dovranno prevedere “la partecipazione delle organizzazioni di volontariato, delle organizzazioni no profit, delle strutture sanitarie, in particolare dei centri riconosciuti di eccellenza dall’Organizzazione mondiale della sanita’ e delle comunita’ di immigrati provenienti dai paesi dove sono praticate le MGF” [art. 3 lettera b) legge 9 gennaio 2006 n. 7].
La partecipazione di almeno uno dei soggetti appartenenti alle categorie sopraccitate e’ condizione di ammissibilita’ del progetto.
La presenza, nel medesimo progetto, di piu’ soggetti appartenenti a diverse categorie verra’ positivamente considerata in sede di valutazione.
Le campagne informative e di sensibilizzazione possono essere di tre tipi:
1. Campagne rivolte ai nuovi migranti (donne e uomini): informazione, sensibilizzazione sui rischi delle MGF e sui diritti delle donne e delle bambine.

Il progetto dovra’ prevedere cumulativamente:
la produzione di strumenti di informazione e sensibilizzazione sul tema, con linguaggio semplice ed in piu’ lingue, che faccia inoltre conoscere la legislazione italiana ed internazionale in materia di contrasto delle MGF e promuova i diritti delle donne e delle bambine;
la realizzazione di campagne di informazione che coinvolgano direttamente i migranti e i richiedenti asilo appena arrivati sul territorio provenienti dai paesi a rischio MGF, compresi gli ospiti dei centri di identificazione, dei centri di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati nonche’ le vittime di tratta inserite nei programmi di protezione sociale.
2. Campagne rivolte ai migranti (donne e uomini) gia’ residenti in Italia: informazione, sensibilizzazione sui rischi delle MGF e sui diritti delle donne e delle bambine.

Il progetto dovra’ prevedere cumulativamente:
la produzione di strumenti di informazione e sensibilizzazione sul tema, con linguaggio semplice ed in piu’ lingue, che faccia inoltre conoscere la legislazione italiana ed internazionale in materia di contrasto delle MGF e promuova i diritti delle donne e delle bambine;
la progettazione e la realizzazione di strumenti di comunicazione e sensibilizzazione idonei ad agire sui processi di cambiamento socio-culturali delle comunita’ a rischio con particolare riguardo al rispetto dei diritti umani, compreso il diritto alle varie forme ed espressioni culturali, anche attraverso il coinvolgimento dei media (stampa, radio, televisione, internet) promossi, gestiti o che vedono la partecipazione di cittadini migranti provenienti dai paesi a rischio.
3. Realizzazione e/o diffusione di prodotti artistici ed audiovisivi (spettacoli teatrali, video, mostre, laboratori nelle scuole di insegnamento dell’italiano ad adulti) coinvolgendo le comunita’ a rischio e/o gli artisti che provengono dai paesi in cui le MGF sono ancora praticate.

c) Corsi di formazione e aggiornamento.

Il progetto dovra’ prevedere cumulativamente o alternativamente:
1) l’aggiornamento e la specializzazione di mediatrici e mediatori culturali sulla tutela dei diritti umani delle donne e delle bambine, in particolare appartenenti alle comunita’ provenienti dai paesi a rischio MGF, e sugli strumenti di tutela previsti dall’ordinamento italiano;
2) la formazione e la sensibilizzazione nelle scuole attraverso:
l’organizzazione, nell’ambito dell’aggiornamento dei docenti, di corsi specifici in collaborazione con organizzazioni sanitarie competenti e associazioni impegnate sui diritti umani delle donne e delle bambine, in particolare appartenenti alle comunita’ a rischio MGF, e sugli strumenti di tutela;
l’aggiornamento del personale docente delle scuole di alfabetizzazione e di insegnamento della lingua italiana ad adolescenti ed adulti;
l’inserimento dell’educazione ai diritti delle donne ed in particolare alla loro salute all’interno delle attivita’ gia’ esistenti dei Centri Territoriali Permanenti per l’istruzione e la formazione in eta’ adulta e dei corsi di lingua e di informazione professionale rivolti ai migranti provenienti dai paesi a rischio.
Tutti i progetti e le attivita’ di cui alle precedenti lettere a), b) e c) devono esplicitamente indicare le aree territoriali di riferimento e quantificare, a pena di inammissibilita’ della candidatura, la numerosita’ nell’area dei destinatari finali del progetto, sulla base di dati o stime attendibili.

3. Risorse programmate.

L’ammontare delle risorse destinate ai progetti di cui al presente avviso e’ di Euro 4.000.000 a valere sulle risorse assegnate al Dipartimento, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della legge 7 del 9 gennaio 2007.
Le risorse a disposizione sono cosi’ ripartite per le aree tematiche individuate al punto precedente:
a) ricerche-azioni: Euro 800.000;
b) campagne informative e di sensibilizzazione: Euro 1.200.000;
c) corsi di formazione e aggiornamento: Euro 2.000.000.
Il finanziamento massimo ammissibile, per ciascuna area, e’ il
seguente:
a) Euro 130.000;
b) Euro 200.000;
c) Euro 300.000.
Detti massimali sono riferiti alla quota finanziabile dal Dipartimento per i diritti e le pari opportunita’ ed e’ possibile presentare progetti che prevedono un costo complessivo superiore, richiedendo solo il finanziamento di una quota parte, con l’onere di attestare con idonea documentazione il residuale finanziamento in proprio o da parte di altro ente.

4. Soggetti proponenti.

Sono ammessi tra i soggetti proponenti le regioni, gli enti locali e le amministrazioni del Servizio sanitario nazionale. Sono altresi’ ammessi gli organismi del terzo settore legalmente costituiti ai sensi della vigente normativa, non aventi scopo di lucro, che abbiano tra le proprie finalita’ la tutela della salute o dei diritti dei migranti, nella fattispecie:
associazioni di promozione sociale;
societa’ cooperative sociali;
organizzazioni di volontariato;
fondazioni;
organizzazioni non governative;
altri enti di carattere privato senza scopo di lucro, costituiti nella forma di ONLUS;
forme di partenariato locale che abbiano tra le proprie finalita’ la tutela della salute e dei diritti dei migranti.
Detti soggetti possono a loro volta proporsi anche sotto forma consortile. Possono inoltre essere indicate forme di partenariato o di collaborazione istituzionale con altri soggetti pubblici.
A pena di inammissibilita’, i soggetti proponenti devono avere sede legale e/o operativa in Italia e impegnarsi a realizzare il proprio intervento nell’ambito del territorio nazionale.
Il soggetto proponente e’ responsabile della realizzazione del progetto presentato. Ove l’attuazione del progetto o parte di esso venga affidata a soggetti terzi, da indicare specificamente nel progetto stesso, i proponenti ne rimangono comunque responsabili e mantengono il coordinamento delle azioni previste.
Ogni soggetto proponente, anche quando parte di un consorzio, potra’ presentare un solo progetto per ognuna delle macroaree di cui al punto 2 del presente avviso.
I progetti presentati dal medesimo proponente in piu’ macroaree e correlati tra loro saranno valutati positivamente.

5. Durata dei progetti.

Ai fini del presente avviso saranno ammessi alla valutazione progetti della durata massima di 20 mesi a decorrere dalla data dell’atto di concessione del finanziamento. La durata dei progetti non potra’ in ogni caso superare il 30 settembre 2009.

6. Modalita’ e termini di presentazione della domanda.

I soggetti proponenti dovranno descrivere dettagliatamente la loro proposta progettuale specificando, inoltre, le modalita’ di realizzazione, le spese stimate necessarie e le relative fonti di finanziamento; assieme al progetto dovra’ essere compilata la domanda di candidatura (allegato 1) e il formulario sintetico per la presentazione del progetto (allegato 2), che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente avviso.
L’avviso e gli allegati sono scaricabili dal sito del Dipartimento www.pariopportunita.gov.it
I soggetti proponenti dovranno inoltre inviare la seguente documentazione:
certificato, atto costitutivo e statuto o altra documentazione relativa alla natura giuridica del soggetto richiedente, esclusi le regioni, gli enti locali e le amministrazioni del Servizio sanitario nazionale;
piano economico-finanziario, redatto in forma analitica, con il dettaglio delle tipologie di costo inclusa la quantificazione dei costi gestionali che non possono superare il 10% dei costi totali del progetto. Nel totale devono essere indicate le fonti di cofinanziamento inclusi i contributi eventualmente richiesti ad altri soggetti.
Il progetto, i relativi allegati e la documentazione a corredo, dovranno pervenire in un plico chiuso (un originale e due copie integrali) con indicazione del riferimento in calce a destra: “Avviso n.1 per la prevenzione e il contrasto delle MGF”, con la dicitura “Non aprire”.
Tale plico dovra’ pervenire al Dipartimento per i diritti e le pari opportunita’, largo Chigi n. 19 – 00187 Roma, entro e non oltre quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale.
Le domande possono essere spedite con raccomandata a/r, nel qual caso fa fede il timbro postale di spedizione.

7. Ammissibilita’ dei progetti.

L’ammissibilita’ dei progetti verra’ riscontrata precedentemente alla valutazione degli stessi.
I progetti saranno ritenuti inammissibili se:
non pervenuti almeno entro la data di scadenza dell’avviso;
non corredati dagli appositi formulari allegati e dalla domanda di candidatura con documentazione di supporto;
non coerenti con le finalita’ dell’avviso;
non completi delle informazioni richieste;
presentati da soggetti proponenti diversi da quelli indicati al punto 4 del presente avviso;
con una richiesta di finanziamento superiore ai massimali di cui al punto 3.
L’istruttoria di ammissibilita’ verra’ eseguita a cura della commissione di valutazione di cui al punto successivo. Le domande ammissibili saranno sottoposte a successiva valutazione da parte della citata commissione.
La Commissione di valutazione si riserva il diritto di dichiarare inammissibile ogni progetto a carattere offensivo e/o discriminatorio.

8. Valutazione dei progetti.

Per la valutazione delle proposte progettuali pervenute sara’ istituita una apposita Commissione.
I progetti ammessi saranno valutati in base alla loro qualita’ e coerenza con le finalita’ richieste, secondo i seguenti punteggi, validi per ogni macro-area:

Area 1 – Capacita’ finanziaria ed operativa: punti da 0 a 15.

Si terra’ conto della capacita’ organizzativa, operativa e finanziaria del proponente assicurandosi che egli:
disponga di fonti di finanziamento stabili e sufficienti per mantenere la sua attivita’ per il periodo d’attuazione dell’azione e, ove previsto, di partecipare al suo co-finanziamento;
disponga delle competenze e qualifiche professionali richieste per amministrare e gestire i fondi allocati.

Area 2 – Pertinenza e coerenza: punti da 0 a 25.

Al fine di selezionare i progetti che garantiscano al meglio il raggiungimento degli obiettivi e le priorita’ del presente avviso, qualita’ ed efficacia, si terra’ conto del numero di interventi e delle motivazioni poste a fondamento, della pertinenza delle azioni in riferimento alla popolazione destinataria ed alla distribuzione dei ruoli attribuiti a ciascun partner coinvolto.

Area 3 – Impatto ed incidenza dell’intervento: punti da 0 a 25.

Si terra’ conto della diffusione, visibilita’ ed incidenza dell’intervento attraverso l’analisi della qualita’ ed ampiezza del partenariato (coinvolgimento di istituzioni, associazioni, comunita’, leader e rappresentanti delle popolazione provenienti dai paesi a rischio di MGF) nonche’ del piano per la visibilita’ e pubblicizzazione delle azioni previste e dei risultati ottenuti.

Area 4 – Qualita’ della proposta tecnica e delle competenze e qualifiche professionali del personale proposto per la realizzazione dell’azione: punti da 0 a 25.

Verranno esaminate, in particolare, la qualita’ della proposta tecnica (obiettivi, metodologia, risultati attesi), la disponibilita’ di personale (coordinatore, esperti, operatori, ecc.) in possesso di adeguata professionalita’ e competenza, l’innovativita’ del progetto rispetto al territorio di riferimento; si terra’ conto, inoltre, della previsione di forme di collegamento, tecnico e scientifico, e di scambio con organizzazioni ed esperienze simili e affini a livello europeo ed internazionale.

Area 5 – Rapporto costi/benefici: punti da 0 a 10.

Coerenza dei costi previsti con gli obiettivi, l’incidenza dell’intervento, i risultati attesi.
La commissione, qualora necessario, si riserva la possibilita’ di acquisire ulteriori elementi informativi dai soggetti proponenti.
I finanziamenti saranno assegnati in base alla graduatoria determinata in virtu’ dei criteri di valutazione indicati, fino ad esaurimento dei fondi rispettivamente destinati alle singole macroaree cosi’ come indicato al punto 3 del presente avviso.
A parita’ di punteggio ottenuto, prevarra’ comunque il soggetto proponente che ha per primo presentato la domanda di candidatura.
Non saranno in ogni caso finanziati i progetti che abbiano ricevuto un punteggio complessivo inferiore a 65/100.
Il contributo verra’ assegnato in due tranche: la prima a titolo di anticipo, pari al 50% del totale, e dietro presentazione di apposita fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa;
il restante 50% verra’ erogato a saldo, in seguito alla presentazione della relazione delle attivita’ correttamente realizzate, alla verifica da parte del Dipartimento ed al controllo contabile della
documentazione giustificativa delle spese effettivamente sostenute.

9. Obblighi del soggetto ammesso a finanziamento e ammissibilita’ delle spese.

Gli obblighi del soggetto ammesso al finanziamento e le spese ammissibili saranno precisati nel disciplinare d’oneri contenuto nell’atto di concessione di finanziamento adottato dal Dipartimento.
Le attivita’ dovranno avere inizio entro 30 giorni dalla firma della concessione di cui sopra.
I proponenti dei progetti nelle macro-aree 2 e 3 (campagne di sensibilizzazione e corsi di formazione-aggiornamento) dovranno garantire l’acquisizione di tutti i diritti necessari per l’utilizzo di filmati, testi, immagini, suoni, ecc., sollevando il Dipartimento diritti e pari opportunita’ da qualsiasi responsabilita’ riguardo ai diritti di pubblicazione e di utilizzo del materiale indicato.

10. Assistenza tecnica per la definizione delle domande.

Per informazioni sul presente avviso e sulle procedure di presentazione dei progetti, i soggetti interessati potranno contattare la segreteria tecnica della Commissione per la prevenzione e il contrasto delle pratiche di mutilazione genitale femminile ai seguenti recapiti: fax 06 6779 2471, e-mail mgf ddpo@palazzochigi.it

ALLEGATI