Interrogazione 17 luglio 2003, n.E-2358
Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2358 di Maurizio Turco e altri alla Commissione: “Violazione della libertà religiosa in Cina — Ulteriori arresti di sacerdoti della Chiesa cattolica clandestina”, 17 luglio 2003.
Secondo fonti di stampa internazionale, cinque sacerdoti della Chiesa cattolica “clandestina” cinese sono stati arrestati giovedì 3 luglio a Baoding, nella Repubblica settentrionale di Hebei, circa 100 chilometri a sud di Pechino. Secondo quanto diffuso dalla “Fondazione Cardinale Kung”, associazione cattolica per i diritti umani, con sede nel Connecticut, i sacerdoti Kang Fuliang, Chen Ghuozen, Pang Guangzhao, Joseph Yin e Wang Lijun, di età tra i 25 e i 31 anni, sarebbero stati fermati mentre stavano andando a trovare un altro religioso della Chiesa clandestina, Lu Genjun, recentemente rilasciato dopo tre anni di lavori forzati. Questo episodio si aggiunge agli arresti, verificatisi nello scorso mese di giugno di padre Lu Xiaozhou, anch’egli appartenente alla Chiesa fedele al Vaticano.
Potrebbe la Commissione far sapere se dispone di ulteriori informazioni su questi gravi episodi? Che tipo di pressioni diplomatiche intende porre in essere per arginare questa violenta campagna contro i religiosi cattolici, “colpevoli” soltanto di riconoscere l’autorità del papa?
Intende essa presentare al Governo di Pechino la dura condanna di queste azioni intimidatorie, e più in generale, delle sistematiche restrizioni del diritto alla libertà religiosa, imposte ai cittadini cinesi, unitamente alla ferma richiesta di rispettare l’articolo 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che riconosce ad ogni individuo “la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti”?
Risposta dell’On.le Patten in nome della Commissione, 12 agosto 2003.
La Commissione ha preso nota dei fatti riferiti dagli onorevoli parlamentari.
Tra gli argomenti affrontati regolarmente durante le sessioni del dialogo bilaterale UE-Cina sui diritti dell’uomo figura in buona posizione la libertà di religione e di credo.
Nel quadro di tale dialogo l’Unione esprimerà alle autorità cinesi, come ha spesso fatto in passato per altri casi analoghi, le sue preoccupazioni a proposito della situazione dei cinque sacerdoti della Chiesa cattolica cinese arrestati il 3 luglio 2003 a Baoding.
Autore:
Parlamento europeo
Dossier:
Libertà religiosa
Parole chiave:
Chiesa cattolica, Sacerdoti, Libertà di culto, Religiosi, Intolleranza, Professione religiosa, Minoranze religiose, Violenze, Lavori forzati, Intimidazioni
Natura:
Interrogazione