Interrogazione 27 novembre 2003, n.E-3665
Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-3665 di Nelly Maes alla Commissione: “Organizzazioni non religiose”, 27 novembre 2003.
Malgrado la proposta Costituzione europea che pone alla stessa stregua comunità religiose e non, la Commissione europea ha consultato alcune organizzazioni religiose in relazione al problema dell’immigrazione e alla lotta contro la prostituzione e la tratta di esseri umani, mentre non ha consultato le organizzazioni non religiose.
1. La Commissione può spiegare perché le organizzazioni non religiose quali l’European Humanist Federation sono state escluse da tale dialogo?
2. La Commissione può spiegare il perché di tale esclusione malgrado la dichiarazione 11 del Trattato di Amsterdam in cui si garantisce la parità di trattamento di organizzazioni religiose e non? Tale atteggiamento è al contempo in contrasto con l’articolo 51 della bozza di Costituzione europea dell’UE.
3. La Commissione può confermare che il dialogo con le ONG religiose sarà immediatamente aperto anche con quelle non religiose?
4. La Commissione può confermare che in futuro le organizzazioni non religiose saranno trattate alla stessa stregua di quelle religiose?
5. La Commissione può garantire che il suo atteggiamento non rispecchia l’interpretazione che dà all’applicazione dell’articolo 51 della bozza di Costituzione europea?
Risposta dell’On.le Prodi a nome della Commissione, 10 febbraio 2004.
La Commissione desidera rassicurare l’onorevole parlamentare che l’articolo 51 del progetto di trattato che istituisce una costituzione per l’Europa, intitolato “status delle chiese e delle organizzazioni non confessionali” e che prevede un dialogo con tali organizzazioni, non prefigura alcuna perdita di status delle organizzazioni non religiose. Il suddetto dialogo è infatti già condotto su base regolare, segnatamente nel quadro di consultazioni successive ai Consigli europei e la prassi corrente sarà mantenuta. Alla Commissione non è stata segnalata alcuna particolare insoddisfazione in merito al suddetto dialogo da parte delle organizzazioni non religiose.
L’incontro del 21 ottobre 2003, menzionato dall’onorevole parlamentare, era in realtà una riunione di carattere informativo, in vista di una conferenza che si sarebbe svolta successivamente a Roma, organizzata su iniziativa della presidenza del Consiglio in carica.
Avendo la presidenza italiana cercato di entrare in contatto con esperti delle organizzazioni religiose per la conferenza di Roma, essa si è limitata a cogliere l’occasione offerta dalla presenza a Bruxelles di tali organizzazioni, fra le altre, che erano venute per una delle regolari riunioni tenute nel quadro del loro dialogo.
Autore:
Parlamento europeo
Dossier:
Libertà religiosa
Parole chiave:
Discriminazione, Confessioni religiose, Dialogo, Esclusione, Consultazioni, Organizzazioni non religiose
Natura:
Interrogazione