Interrogazione 21 luglio 2003, n.E-2540
Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2540 di Maurizio Turco alla
Commissione: “Accordi tra lo Stato spagnolo e il Vaticano che violano diritti fondamentali”, 21 luglio 2003.
Visti
– gli articoli 6.1 e 6.2 del TUE, 226 e 307 del TCE;
– gli articoli 1.1, 14 e 16, 27.3 della Costituzione spagnola;
– gli articoli 6, 10, 21, 14.3 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE;
Considerando che
– con l’applicazione di alcuni accordi sottoscritti tra il Vaticano e lo Stato spagnolo nel 1976 e nel 1979 si produce una violazione dei diritti fondamentali di uguaglianza, libertà e non discriminazione sanciti dall’UE e dalla Costituzione spagnola;
– in base all’Acuerdo de Asuntos económicos (Accordo sulle questioni economiche), la Chiesa cattolica usufruisce di benefici ed esenzioni fiscali di cui non gode alcuna altra confessione religiosa in Spagna, creandosi in tal modo una discriminazione per motivi religiosi rispetto alle altre confessioni presenti in Spagna;
– l’Acuerdo de Asuntos sobre Enseñanza y Asuntos Culturales (Accordo sulle questioni legate all’insegnamento e alla cultura), attraverso leggi quali la Legge organica sulla qualità dell’istruzione, lede l’articolo 16.2 della Costituzione spagnola e l’articolo 3.2 del Real Decreto 2438/1994, come confermato dalla sentenza n. 153/2003 del TSJC (Alta corte di giustizia della Catalogna), oltre a dar luogo alla violazione del diritto fondamentale sancito dall’articolo 14.3 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE e dall’articolo 27.3 della Costituzione spagnola.
È al corrente la Commissione dei fatti descritti, oppure, nel caso in cui li abbia presi in considerazione e valutati, quali sono le conclusioni di tale valutazione?
Ritiene che gli accordi tra la Santa Sede e lo stato spagnolo siano incompatibili con il TCE e il TUE e che il Regno di Spagna abbia fatto ricorso a tutti i mezzi adeguati al fine di eliminare le incompatibilità?
Reputa che le violazioni alla Costituzione debbano essere denunciate esclusivamente attraverso il diritto interno del paese oppure che possano essere prese in considerazione anche dalle istituzioni comunitarie come violazioni gravi dello stato di diritto e della democrazia?
Risposta dell’On.le Vitorino a nome della Commissione, 18 settembre 2003.
La Commissione osserva che i fatti descritti dall’onorevole parlamentare riguardano lo status riconosciuto dallo Stato spagnolo alle religioni, nella fattispecie quella cattolica. Questa materia fuoriesce dal campo d’applicazione del diritto dell’Unione.
Eventuali contraddizioni con la libertà religiosa rilevabili in questo contesto vanno esaminate a livello nazionale.
Autore:
Parlamento europeo
Dossier:
Libertà religiosa
Parole chiave:
Santa Sede, Discriminazione, Chiesa cattolica, Esenzioni fiscali, Uguaglianza, Libertà religiosa, Istruzione religiosa, Benefici, Unione europea, Minoranze religiose, Diritto interno
Natura:
Interrogazione