Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 8 Luglio 2004

Interrogazione 19 giugno 2003, n.E-2184

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2184 di Maurizio Turco alla Commissione: “Ulteriori violazioni della libertà di culto in Turkmenistan”, 19 giugno 2003.

– Le autorità turkmene hanno rifiutato di concedere la registrazione a tutte le comunità non russe e non musulmane. Tutte le attività religiose non registrate sono considerate illegali e sono in ogni caso supervisionate dal 6° dipartimento del comitato di sicurezza nazionale (KNB, ex KGB);
– alla fine di maggio due riunioni degli Hare Krishna sono state oggetto d’ingerenza da parte delle autorità del Turkmenistan. Durante un’incursione in un villaggio vicino Mari, gli ufficiali si sono uniti alla cerimonia per filmare i devoti; mentre nella capitale Ashgabad un gruppo operativo della divisione del Ministero degli affari interni, comandati dal colonnello Byashim Taganov, ha fatto irruzione nella casa di una devota, Gaurabhakta Devi Dasi e, senza nessun mandato di ispezione, ha rimosso le icone e sequestrato materiale religioso. La donna, insieme ad altri due credenti, è stata arrestata. Dei tre, due sono stati multati e minacciati di deportazione dalla capitale, il terzo è stato picchiato barbaramente ed è stato minacciato di un procedimento criminale a suo carico. Il colonnello Taganov nega un suo coinvolgimento nell’accaduto;
– il 31 maggio, in seguito ad un’irruzione in una casa privata da parte delle autorità locali, Guzelya Syraeva è stata multata per essere stata sorpresa mentre era riunita insieme ad altri membri di una comunità protestante non registrata. In seguito la Syraeva è stata oggetto di pressioni da parte delle autorità affinché lasciasse il suo lavoro di insegnante presso l’asilo nido di Abadan. Autorità che hanno minacciato di togliere il posto di lavoro alla direttrice dell’asilo, Tazegyul Nurieva, se non avesse licenziato la Syraeva. Le due hanno ricevuto pressioni anche dal dipartimento dell’istruzione;
– il 13 giugno, la polizia ha fatto irruzione in un appartamento privato dove fedeli battisti stavano pregando. Tutti i presenti sono stati interrogati per diverse ore. Il capo della polizia, Alaverdy Khudoberdiev, ha difeso l’azione dicendo che le attività di organizzazioni non registrate sono illegali, di fatto la legge turkmena sulla religione non proibisce l’attività delle organizzazioni religiose non registrate. Dieter Matthei, funzionario politico presso l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) riporta le difficoltà incontrate presso le autorità locali per ottenere i rapporti di tali incursioni.
Ciò premesso, può la Commissione far sapere quanto segue:
– è a conoscenza delle violazioni gravi e persistenti della libertà di culto in Turkmenistan e dei fatti denunciati?
– quali iniziative intende intraprendere o sollecitare al fine di esercitare pressioni sulle autorità del Turkmenistan perché sia garantita la libertà religiosa nel paese?

Risposta dell’On.le Patten a nome della Commissione, 29 luglio 2003.

La Commissione è pienamente consapevole della situazione estremamente difficile delle minoranze religiose nel Turkmenistan.
Essa è molto preoccupata per la scarsa disponibilità delle autorità turkmene a migliorare la situazione dei gruppi religiosi minoritari. Il Turkmenistan non rispetta i suoi impegni in materia di libertà religiosa sanciti dalla costituzione turkmena e sottoscritti dal governo nei suoi accordi internazionali nell’ambito dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.
La Commissione continuerà a sollevare la questione con le autorità turkmene in ogni riunione bilaterale.