Interrogazione 19 giugno 2003, n.E-2047
Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2047 di Maurizio Turco e altri alla Commissione: “Violazione della libertà religiosa in Laos”, 19 giugno 2003.
Considerato che:
— il “Movimento Lao per i diritti umani” ha reso noto che nella provincia laotiana meridionale di Savannakhet, a Muong Nong, tra il 17 il 27 maggio 2003 venti cittadini di religione cristiana sono stati arrestati dalle autorità per non aver voluto rinunciare alla loro fede;
— i venti cittadini cristiani arrestati, che appartengono tutti alla minoranza etnica Bru (So), sono Haye, Pong, Souyvarn, Vad, See, Choulell, Tan, Ached, Aphad, Laheuy, Alsouylaheuy, Varn, Saly, Asoul, Taliang, Avang, Alorn, Achee, Lahoum e Asouk;
— dal 3 aprile 2003 questa è la terza ondata di arresti promossa dai responsabili provinciali del “Fronte Lao per la costruzione nazionale”, organizzazione satellite del partito unico al potere, incaricata della “gestione degli affari religiosi” nella Repubblica democratica popolare del Laos; in particolare, il 3 aprile, tre responsabili cristiani erano stati arrestati a Nong Ing, e tredici cristiani erano stati espulsi dalle loro case e dai loro villaggi à Muong Nong, e il 29 aprile quattordici cristiani erano stati espulsi dal loro presbiterio a Kengkok;
— questa campagna di repressione delle minoranze religiose in Laos si iscrive nel quadro di una politica statale finalizzata alla scelta tra il rinunciare alla pratica di una religione non riconosciuta dallo Stato o abbandonare la regione o essere espulsi dalla propria casa e dal proprio villaggio o essere arrestati;
e visto che:
— tali azioni sono contrarie sia alla Costituzione laotiana, sia alle convenzioni internazionali firmate dal Laos;
— il piano quinquennale dell’UE per l’assistenza finanziaria al Laos prevede, per il periodo 2002-2004, un finanziamento di 14 milioni di euro,
può dire la Commissione:
— se è a conoscenza dei fatti descritti, della grave e persistente violazione della libertà religiosa, dei diritti umani fondamentali, nonché della violazione della Costituzione laotiana e delle convenzioni internazionali ratificate dal Laos;
— se ritiene che l’assistenza finanziaria al Laos possa essere condizionata al rispetto dei diritti umani fondamentali, a partire dal rispetto della Costituzione?
Risposta dell’On.le Patten in nome della Commissione, 31 luglio 2003.
La Commissione è informata del fatto che la libertà di religione nel Laos continua ad essere limitata e che membri delle comunità cristiane sono detenuti a causa della loro appartenenza religiosa. Ciò accade nonostante la costituzione sancisca “il diritto e la libertà di professare o non professare una religione”. Il livello di tolleranza delle pratiche religiose varia a seconda delle regioni. Mentre sono state segnalate le difficoltà incontrate dai gruppi cristiani che intendono creare nuovi luoghi di culto in determinate province, in altre parti del paese cattolici e protestanti possono professare il loro culto apertamente.
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che ispira le attività esterne della Commissione nel campo dei diritti umani, chiarisce che ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione (articolo 10) e che la diversità culturale, religiosa e linguistica deve essere rispettata.
L’Unione ha più volte affermato che i diritti umani e la democratizzazione devono formare parte integrante di ogni dialogo politico con i paesi terzi (è questo il caso della Repubblica democratica popolare (RDP) del Laos).
La libertà religiosa e i diritti delle minoranze religiose vengono pertanto trattati attraverso i dialoghi politici bilaterali dell’Unione e, ove opportuno, attraverso iniziative e dichiarazioni pubbliche, nonché attraverso l’attività dell’Unione nelle sedi idonee, quali la commissione per i diritti dell’uomo delle Nazioni Unite o la terza commissione dell’Assemblea generale dell’ONU.
Nel caso del Laos, la Commissione sorveglia la situazione delle minoranze religiose e altre questioni connesse strettamente ai diritti umani e manifesta frequentemente le sue preoccupazioni negli incontri bilaterali tra la Commissione e il governo della RDP del Laos. Pertanto, la situazione relativa ai diritti umani, tra cui la libertà di religione, sarà anche all’ordine del giorno della riunione del comitato misto Comunità-RDP del Laos, programmata per l’autunno 2003.
La RDP del Laos è il più povero dei paesi del Sud-Est asiatico e occupa il 143o posto, su 173, dell’indice di sviluppo umano del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo. L’assistenza comunitaria, incentrata sulle attività di sviluppo rurale e sul sostegno all’istruzione di base, è diretta alle fasce più vulnerabili della società laotiana, in particolare nelle zone abitate dalle minoranze etniche.
Considerati i livelli di povertà del Laos, la Commissione incoraggia i progressi del governo laotiano nel campo dei diritti umani, continuando nel contempo la propria attività di assistenza alla popolazione. Grazie alla recente apertura di una sua delegazione a Vientiane, la Commissione avrà ulteriori possibilità di impegnarsi con le autorità in un dialogo più profondo sulle questioni relative ai diritti umani.
Autore:
Parlamento europeo
Dossier:
Libertà religiosa
Parole chiave:
Libertà religiosa, Cristianesimo, Minoranze, Fede, Intolleranza, Professione religiosa, Diritti umani, Limitazioni, Arresti, Espulsioni, Collaborazione internazionale
Natura:
Interrogazione