Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 15 Febbraio 2004

Accordo 14 dicembre 2001

Accordo fra la Santa Sede e la Repubblica di Slovenia sulle questioni giuridiche

Firmato il 14 dicembre 2001.
Ratificato il 28 maggio 2004(*).
Pubblicato in Acta Apostolicae Sedis n. 8 del 2011

La Santa Sede e la Repubblica di Slovenia
considerando l'Accordo stipulato per l'avvio dei rapporti diplomatici fra le Parti;
facendo riferimento, la Santa Sede ai documenti del Concilio Vaticano II e alle prescrizioni del Diritto Canonico e la Repubblica Slovena alle norme della Costituzione e in particolare agli articoli non. 7 e 41;
tenendo presente l'importanza dei diritti dell'uomo e richiamandosi, in particolare, ai principi internazionali riconosciuti sulla libertà di pensiero, coscienza e religione;
partendo dal plurisecolare legame storico fra la Chiesa Cattolica ed il popolo sloveno;
desiderando confermare mediante un accordo internazionale, lo stato giuridico della Chiesa Cattolica nella Repubblica di Slovenia, e consolidare il quadro giuridico delle relazioni della Chiesa Cattolica con la Repubblica di Slovenia nonché contribuire alla soluzione delle questioni aperte;
hanno stabilito di comune accordo quanto segue:

Art. 1

La Santa Sede e la Repubblica di Slovenia riaffermano che la Chiesa Cattolica e lo Stato sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti ed autonomi, e si impegnano al pieno rispetto di tale principio nel loro rapporti reciproci e alla collaborazione per la promozione della persona e del bene comune.
La Chiesa Cattolica nella Repubblica di Slovenia svolge la sua attività in piena libertà, in conformità alle norme del Diritto Canonico e nel rispetto dell'ordine giuridico della Repubblica di Slovenia.

Art. 2

La Repubblica di Slovenia riconosce la personalità giuridica della Chiesa Cattolica.
La Repubblica di Slovenia riconosce anche la personalità giuridica di tutte le istituzioni ecclesiastiche territoriali e personali con sede nella Repubblica di Slovenia, che hanno questa personalità secondo le norme del Diritto Canonico. L'Autorità ecclesiastica, nel rispetto dell'ordine giuridico della Repubblica di Slovenia, ne farà debita notifica ai competenti organi dello Stato, affinché essi le registrino.

Art. 3

L'ordinamento giuridico della Repubblica di Slovenia assicura alla Chiesa Cattolica la libertà di culto, di catechesi e di tutte le altre attività.
L'autorità competente della Chiesa Cattolica, nel rispetto dell'ordine giuridico della Repubblica di Slovenia, notifica all'autorità competente dello Stato tutte le attività liturgiche straordinarie e altre riunioni religiose pubbliche straordinarie (pellegrinaggi, processioni, incontri).

Art. 4

Spetta esclusivamente all'autorità ecclesiastica competente erigere, mutare e sopprimere le strutture ecclesiastiche, e in particolare le circoscrizioni territoriali ecclesiastiche (arcidiocesi, diocesi, amministrazioni apostoliche, prelature territoriali e personali, abbazie) conventi, parrocchie, associazioni di vita consacrata e di apostolato.
Nessuna diocesi della Chiesa Cattolica nella Repubblica di Slovenia avrà territori fuori del confine della Repubblica di Slovenia e nessuna parte del territorio della Repubblica di Slovenia potrà appartenere a una diocesi, la cui sede si trovi fuori del territorio della Repubblica di Slovenia.

Art. 5

Spetta alla Chiesa Cattolica provvedere gli uffici ecclesiastici in conformità alle norme del Diritto Canonico.
La nomina, l'accettazione delle dimissioni e la rimozione dei Vescovi competono esclusivamente alla Santa Sede.

Art. 6

La Chiesa Cattolica nella Repubblica di Slovenia e le sue persone giuridiche e fisiche possono liberamente comunicare e mantenere contatti con la Santa Sede e tra di loro senza ostacoli.
Le stesse possono anche liberamente instaurare rapporti e collaborare con le altre Conferenze Episcopali, altre associazioni ecclesiali, altre organizzazioni e persone giuridiche, sia in patria sia all'estero.

Art. 7

La Chiesa Cattolica ha la piena libertà di possedere mezzi di comunicazione ed ha, ugualmente alle altre persone giuridiche, diritto di accesso a tutti i mezzi pubblici di comunicazione.

Art. 8

Le persone giuridiche della Chiesa Cattolica possono erigere associazioni nel rispetto della legislazione della Repubblica di Slovenia.
La Repubblica di Slovenia riconosce il diritto dei fedeli di istituire associazioni, conformi alle norme e agli scopi definiti dal Diritto Canonico e libere di svolgere attività pubbliche. Gli aspetti civili delle attività intraprese da tali associazioni ecclesiastiche saranno regolati dalle rispettive norme della legislazione slovena.
Le persone giuridiche della Chiesa Cattolica possono erigere fondazioni che opereranno nel rispetto delle leggi della Repubblica di Slovenia.

Art. 9

Le persone giuridiche della Chiesa Cattolica con sede nella Repubblica di Slovenia possono, in conformità alle leggi della Repubblica di Slovenia, acquistare, possedere, usufruire, alienare mobili e immobili e possono ottenere e rinunciare al diritto di proprietà e ad altri diritti reali.

Art. 10

La Chiesa Cattolica, nel rispetto delle leggi della Repubblica di Slovenia e in conformità alle norme del Diritto Canonico, ha il diritto di istituire e gestire scuole di ogni ordine e grado, collegi e altre istituzioni di insegnamento e di educazione.
Lo Stato sovvenzionerà i centri di cui al paragrafo precedente, secondo gli stessi criteri, seguiti per simili istituzioni private.
Gli alunni e studenti di questi centri godranno dello status di cui godono gli studenti dei centri di insegnamento pubblico.

Art. 11

Le autorità competenti della Chiesa e le autorità competenti dello Stato nonché gli organismi delle comunità locali collaboreranno per conservare e salvaguardare i monumenti e altri beni culturali, nonché gli archivi che sono di proprietà della Chiesa.

Art. 12

Nella Repubblica di Slovenia è assicurato il rispetto completo della libertà religiosa agli individui negli ospedali, nelle case di cura, nelle carceri e in altre istituzioni i cui residenti hanno difficoltà di libero movimento.
La Chiesa Cattolica, in conformità alle relative leggi sulla materia, ha diritto di svolgere attività pastorali in tali istituzioni.

Art. 13

Le istituzioni ecclesiastiche caritative e sociali, e le organizzazioni che si occupano di beneficenza e solidarietà sociale organizzate in conformità alla legge slovena, riceveranno lo stesso trattamento riservato alle simili organizzazioni umanitarie operanti nel Paese, per quanto riguarda le agevolazioni, gli aiuti e altri provvedimenti di sostegno.

Art. 14

La Santa Sede e la Repubblica di Slovenia si impegnano di risolvere di comune accordo, per via diplomatica, dubbi o difficoltà che potrebbero sorgere nel l'interpretazione e nell’applicazione delle disposizioni del presente Accordo.
La Santa Sede e la Repubblica di Slovenia si impegnano nel proseguire la trattazione di tutte le questioni aperte, che non sono oggetto di questo Accordo, in vista di una loro soluzione pattizia.

Art. 15

Il presente Accordo sarà ratificato secondo le nonne procedurali proprie delle Alte Parti contraenti ed entrerà in vigore al momento dello scambio degli strumenti di ratifica.

(*) SCAMBIO DEGLI STRUMENTI DI RATIFICA DELL’ACCORDO TRA LA SANTA SEDE E LA REPUBBLICA DI SLOVENIA

Oggi, 28 maggio 2004, alle ore 10,15, nel Palazzo Vaticano, Sua Eminenza il Signor Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, e Sua Eccellenza il Signor Anton Rop, Primo Ministro della Repubblica di Slovenia, hanno proceduto allo scambio degli strumenti di ratifica dell'Accordo fra la Santa Sede e la Repubblica di Slovenia su questioni giuridiche, firmato a Ljubljana il 14 dicembre 2001.
Al solenne atto hanno partecipato:
da parte della Santa Sede: S.E. Mons. Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati; Rev.mo Mons. Pietro Parolin, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati; Rev.do Mons. Tommaso Caputo, Capo del Protocollo; Rev.do Mons. Joseph Marino, Consigliere di Nunziatura in servizio presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati; Rev.do Mons. Piero Pioppo, Consigliere di Nunziatura in servizio presso la Sezione per gli Affari Generali.
da parte statale: Sig. Iztok Mirošič, Consigliere del Primo Ministro; S.E. dott. Ludvik Toplak, Ambasciatore della Repubblica di Slovenia presso la Santa Sede; Sig.ra Marijana Kanduti, Consulente del Presidente del Governo per le relazione pubbliche; Sig. Urban Gantar, Addetto del Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Slovenia.
Con tale atto, a norme dell'Articolo 15, l'Accordo è entrato in vigore.